DAL SALONE LINFA PER IL BUSINESS DEL FUTURO
Che faccia piacere o meno, il Salone del Mobile rappresenta gli “Stati Generali” del mondo dell’arredo e perciò ci sentiamo di condividere l’invito che da queste pagine Mauro Mamoli, presidente di Federmobili, rivolge ai rivenditori indipendenti: non si può disertare questo appuntamento. La fiera è un banco di prova importantissimo perché ciascun imprenditore possa verificare se i marchi che ha scelto per il proprio negozio stanno seguendo o meno la strada tracciata dai bisogni dei consumatori che ogni giorno entrano in negozio. Se così è, allora la partnership si rinsalderà; diversamente, proprio guardando con attenzione le proposte che le industrie mostrano al Salone si potranno rintracciare offerte e marchi differenti, che meglio si attagliano al target di ogni showroom. Ormai infatti il business non consente più di ancorarsi a “inveterati” rapporti commerciali senza analizzare se essi portano ancora frutto, lasciandosi guidare dall’abitudine piuttosto che da quello che il mercato chiede. Ma per ribadire consapevolmente una scelta, oppure per cambiarla, occorre innanzitutto ascoltare con attenzione le necessità, espresse e latenti, dei clienti finali e quindi analizzarle, per evincere delle tendenze sulla base delle quali fondare la propria offerta. Per costruire questo “percorso”, come lo definirebbe Mario Franzino, Ceo di BSH Italia, protagonista dell’intervista di copertina, bisogna “conoscere”, cioè passare anche in rassegna i prodotti e gli stili che oggi il mercato propone, separare, distinguere, fino a “distillare” il portafoglio di brand veramente adatto al bacino d’utenza nel quale si opera. Esiste forse un altro luogo, o un altro momento, come il Salone del Mobile per poter quantomeno iniziare questo lavoro? Nei padiglioni di Rho infatti, con buona pace di tutti, si può passare in rassegna, magari anche solo con gli occhi e con semplici domande, tutto il meglio che oggi offre il mercato. In un secondo tempo, sfogliando e analizzando ciò che si è visto, ci sarà poi il tempo di fare le opportune riflessioni e ricontattare le aziende che sono apparse più convincenti, non solo in termini di offerta, ma anche di approccio ai clienti e al mercato in generale in termini di servizio e “responsabilità”.
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