No Result
View All Result
Sono questi i due concetti chiave chiave che ci accompagnano come un fil rouge nelle parole dei nostri interlocutori lungo tutto questo numero di Beauty Business. Certamente non sono una novità, ma oggi sono una priorità che ci sembra giusto enfatizzare. La profumeria soffre a causa del calo di traffico sul punto vendita. I consumatori non guardano più all’acquisto di trattamenti cosmetici, profumi e make up come a un momento speciale, più gratificante di qualsiasi altro tipo di shopping, ma devono dividere il proprio ridotto budget di spesa tra differenti prodotti, alcuni anche più premianti, vuoi perché più innovativi, vuoi perché più economici. Non pensiamo che il consumatore sia disposto a rinunciare alla profumeria o per lo meno, non a quella che ha fatto del servizio, della competenza e della professionalità i propri punti di forza. Non stiamo volutamente facendo distinzioni tra catene moderne e dettaglio tradizionale perché le eccellenze ci sono da un lato e dall’altro e perché la forza dell’Italia nel beauty è determinata proprio da questo mix di approcci. Facciamo in modo che il futuro di questo canale non sia così fosco come ci appare ora. Lavoriamo insieme per costruire, collaborando in modo più efficace nel segno della partnership, una profumeria più forte perché tarata sulle reali esigenze del consumatore e flessibile ai mutamenti del mercato. Ascoltiamo che cosa hanno da dirci le persone che entrano nei nostri negozi, usiamo ricerche di mercato, dati, analisi e sensazioni di coloro che dialogano quotidianamente con la clientela per comprendere di che cosa hanno realmente bisogno. E cerchiamo di capire perché altri non varcano più la soglia dei nostri punti vendita. Ma facciamolo insieme perché se è vero che l’industria ha le risorse per fare indagini approfondite è altrettanto vero che solo l’addetto alla vendita ha di fronte a sé ogni giorno il cliente. Sono questi i due concetti chiave chiave che ci accompagnano come un fil rouge nelle parole dei nostri interlocutori lungo tutto questo numero di Beauty Business. Certamente non sono una novità, ma oggi sono una priorità che ci sembra giusto enfatizzare. La profumeria soffre a causa del calo di traffico sul punto vendita. I consumatori non guardano più all’acquisto di trattamenti cosmetici, profumi e make up come a un momento speciale, più gratificante di qualsiasi altro tipo di shopping, ma devono dividere il proprio ridotto budget di spesa tra differenti prodotti, alcuni anche più premianti, vuoi perché più innovativi, vuoi perché più economici. Non pensiamo che il consumatore sia disposto a rinunciare alla profumeria o per lo meno, non a quella che ha fatto del servizio, della competenza e della professionalità i propri punti di forza. Non stiamo volutamente facendo distinzioni tra catene moderne e dettaglio tradizionale perché le eccellenze ci sono da un lato e dall’altro e perché la forza dell’Italia nel beauty è determinata proprio da questo mix di approcci. Facciamo in modo che il futuro di questo canale non sia così fosco come ci appare ora. Lavoriamo insieme per costruire, collaborando in modo più efficace nel segno della partnership, una profumeria più forte perché tarata sulle reali esigenze del consumatore e flessibile ai mutamenti del mercato. Ascoltiamo che cosa hanno da dirci le persone che entrano nei nostri negozi, usiamo ricerche di mercato, dati, analisi e sensazioni di coloro che dialogano quotidianamente con la clientela per comprendere di che cosa hanno realmente bisogno. E cerchiamo di capire perché altri non varcano più la soglia dei nostri punti vendita. Ma facciamolo insieme perché se è vero che l’industria ha le risorse per fare indagini approfondite è altrettanto vero che solo l’addetto alla vendita ha di fronte a sé ogni giorno il cliente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it
No Result
View All Result