La differenza la fanno le persone
Lo si è sempre affermato, noi ci abbiamo sempre creduto, non a caso mettiamo dei volti e non dei prodotti in copertina e non a caso apriamo il 2018 di Trade Bianco con questo Speciale Chi è Chi. Ma, oggi questa affermazione andrebbe scritta nel marmo perché da un lato tutto il mondo della offerta e della domanda è alle prese con cambiamenti epocali quanto ineluttabili; dall’altro mai come oggi il mercato technical è sotto pressione (per non dire stress), e non solo per effetto di quel processo di forte concentrazione in atto soprattutto nel retail. Insomma ci sono sfide enormi da vincere e opportunità altrettanto grandi, anche se complesse da cogliere. Pensiamo alla smart home, ma anche agli emergenti modelli di sharing economy o di now economy o alla ormai assodata costumer centricity. Trasformazioni che crediamo vadano affrontate però facendo perno prima di tutto dall’asset delle persone, non dei prodotti come in questo mercato si è portati sempre a credere ciecamente. Perché quello che oggi è chiesto alle imprese sia industriali sia commerciali, è per prima cosa di rinnovarsi, o persino re-inventarsi, per essere in grado, lo ribadiamo, di affrontare un mercato che cambia in un panorama generale che si sta trasformando anch’esso ogni giorno sotto i nostri occhi e a grande velocità. Per rinnovarsi però serve la capacità di farlo non limitandosi certo ad approvare o a sostenere solo pochi cambiamenti di facciata, ma buttandosi in avanti per provare a costruire qualcosa di veramente nuovo e al di fuori dei confini del prodotto-prezzo. Questo vuol dire che non solo più che mai la differenza la faranno le persone, ma anche che se fino a ieri doti come la capacità di leadership, le competenze, le qualità negoziali o relazionali, la capacità di fare squadra o di macinare problemi, bastavano ad avere delle marce in più, oggi è sempre più chiaro che avranno maggiore probabilità di vincere quei player che hanno uomini di visione tra le proprie file…
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