COGLIERE I SEGNALI PER CRESCERE
Non sono molti i giorni che ci separano dall’inizio dell’anno e, quindi, dall’avvio del business 2017. Dopo aver svelato le proprie carte a Colonia, lo scorso settembre, i player dell’Industria della Prima Infanzia sono già nel pieno della propria attività per il nuovo anno. Babyworld li ha incontrati per raccogliere le loro dichiarazioni in anteprima e, quindi, capire se, dopo le criticità che ancora caratterizzano in parte il mercato dei Baby Product, il nuovo anno sarà finalmente quello della svolta. E i segnali, a nostro avviso, sembrano esserci. Così come emerge dall’approfondita inchiesta che pubblichiamo su questo numero, infatti, le aziende della Prima Infanzia non hanno intenzione di risparmiarsi. Il 2017, quindi, non sarà caratterizzato solo da innovazione di prodotto, ma anche da importanti investimenti marketing e comunicazione e, soprattutto, da strategie atte a rendere ancora più solida la partnership con la distribuzione italiana, in particolare quella del canale specializzato. Perché l’obiettivo dell’industria è quello di tradurre l’ottimismo di questa seconda parte del 2016 in risultati positivi di sell in e di sell out per il nuovo anno. Certo, perché il sell out sia veramente soddisfacente è necessario il contributo del Trade che, oltre a valorizzare il prodotto offerto dai fornitori, deve capire che oggi, in un mercato sfidante e concorrenziale come l’attuale, a fare la differenza per un negozio fisico è l’esperienza offerta al consumatore. Come sottolinea l’esperta Karin Zaghi, docente dell’Università Bocconi ed esperta di visual merchandising, lo shopping esperienziale è proprio questo: considerare il cliente e le sue aspettative, soprattutto in termini di servizio, e cercare di soddisfarle nella consapevolezza che l’unico motivo che potrebbe indurlo a tornare è proprio la gratificazione che gli deriva dalla visita.
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