INGEGNARSI DIVENTA UN OBBLIGO
È inutile negarlo. Anche il mercato della Prima Infanzia sta subendo il contraccolpo causato dalla crisi economica generalizzata e dalla conseguente contrazione dei consumi. Ad affermarlo sono sia i player dell’industria sia gli operatori del Normal Trade e delle catene. Ma i primi a proporre delle opportunità sono proprio i fornitori che, oltre a investire in innovazione di prodotto, sottolineano le peculiarità – in questo numero in particolare affrontiamo il tema dei prodotti di Puericultura Leggera considerati oggi tra le referenze con la più alta rotazione a scaffale in grado, se trattati dai negozianti con il giusto assortimento e preparazione, di creare un maggiore traffico in negozi e garantire, in percentuale, una marginalità superiore al trade – che possono permettere ai dettaglianti di trovare nuove modalità per accrescere il proprio business. Ma anche gli operatori del Normal Trade e delle catene hanno scelto di non restare fermi e di cercare vere e proprie chiavi di volta per affrontare al meglio le criticità di questi ultimi anni e, in particolare, del 2013: trattando prodotti all’avanguardia e osando e rischiando con scelte anticonvenzionali, cercando di anticipare i trend, visitando e ispirandosi a realtà di successo estere, non facendosi coinvolgere in inutili battaglie di prezzo, realizzando speciali iniziative, come ad esempio la Maratona organizzata a Milano per la Primavera 2014 da Bimbo Store, e lanciando nuovi strumenti, come ad esempio Private Sales, una piattaforma ideata da Beberoyal per integrare il mondo virtuale con il punto vendita fisico. Tenendo presente, però, come sottolineiamo nell’inchiesta di questo numero, che il successo di un negozio di Prima Infanzia parte soprattutto dalla volontà dell’imprenditore di investire in una costante formazione propria e del personale, che abbia una profonda conoscenza del prodotto, la giusta capacità comunicativa, ma soprattutto la facoltà oggi di parlare e comprendere i nuovi linguaggi dei consumatori.
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