Un mercato da tutelare
I sequestri di questo ultimo periodo mettono in luce ancora una volta una delle criticità più pressanti con le quali il mercato del Giocattolo si trova a fare i conti, quella della contraffazione. Secondo i dati Euipo, se i produttori di giochi e giocattoli dell’Unione Europea perdono circa 1,4 miliardi di euro ogni anno a causa della presenza di prodotti contraffatti sul mercato, pari al 12,3% delle vendite del settore, in Italia tale percentuale sale al 15,6% per 201 milioni di euro complessivi. Indubbio è, come sottolinea António Campinos, direttore executivo dell’Euipo, «la contraffazione e la pirateria hanno un impatto negativo sull’economia e sulla creazione di posti di lavoro». Ma non solo. Come evidenzia Alberto Quercetti, Responsabile Ricerca & Sviluppo di Quercetti, «oltre il grave danno economico a carico delle aziende che producono prodotti a norma in Italia, il vero pericolo è per il fruitore finale. Il bambino. Un prodotto contraffatto è innanzitutto un prodotto non a norma. E, quindi, non sicuro». Tra le altre priorità del mercato, che trattiamo proprio su questo numero che precede il Natale, c’è anche quello della destagionalizzazione. Sfida che si vince se, invece che concentrarsi sul sottrarre acquisti al Natale, come sostiene Edgardo Di Meo, Direttore Marketing di Spin Master Italy, ci si focalizza «sul far crescere categorie più adatte alla prima parte dell’anno come outdoor e giochi all’aperto». Strada, purtroppo, però, che si prospetta ancora lunga e tortuosa. Anche perché, come emerge dalla ricerca sul consumatore di NPD Group, il 64% del fatturato del mercato italiano nell’ambito del Giocattolo, ancora oggi, è dato da acquisti effettuati per un’occasione speciale, Natale in primis.
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