L’ALTERNATIVA VINCENTE
La chiave per affrontare con successo il futuro nel mercato dei Baby Product è, oggi più che mai, l’identificabilità del punto vendita, intesa come capacità di connotarsi immediatamente come specialista della Prima Infanzia agli occhi del consumatore. Il primo spunto in questa direzione è la case history di Flowerssori, a cui diamo spazio su questo numero, un progetto molto innovativo, presentato quest’anno con ottimi riscontri da parte del pubblico, a Pitti Bimbo: l’idea proposta, infatti, è quella di creare ambienti commerciali a misura di bambino, con espositori e arredi dedicati ai più piccoli e all’insegna della modularità per dare ai retailer la possibilità di allestire e riallestire gli spazi in base alle esigenze e necessità del momento. Spinge sul tema della riconoscibilità anche Ivan Nicotra, agente plurimandatario con decenni di esperienza nel settore, che sottolinea come il Normal Trade abbia sempre più la necessità di linee di prodotti esclusive e chiede all’Industria un’offerta di qualità e caratterizzante. Proposte ancora più concrete, sempre nell’ambito dell’individualità come professionisti della Prima Infanzia, arrivano da Walter Pierotti, presidente di Teamleader Group, che spiega quanto oggi il format sia un affare da specialisti e il mezzo attraverso il quale i retailer possano centrare, magari anche attraverso un mix ben calibrato di arredamento, comunicazione ed illuminazione, l’obiettivo di garantirsi la giusta attrattività e competitività. Ma mai come oggi, è la proattività la caratteristica imprescindibile che devono avere gli operatori del Trade: proprio per questo portiamo l’esempio di Pollicino di Carrè (Vicenza), punto vendita dedicato alla Prima Infanzia, nato nell’ambito di uno storico mobilificio alle prese con la concorrenza nel settore Arredamento, che ha visto nei Baby Product la propria alternativa vincente. Un mercato, quindi, il nostro, in cui c’è ancora spazio per crescere e fare business.
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