RIPARTIRE CON NUOVE CERTEZZE
L’anno appena concluso è stato fondamentale per la Prima Infanzia. Il mercato dei Baby Product in Italia, infatti, inizia a metabolizzare le evoluzioni conseguenti alle sopraggiunte congiunture economiche e all’affermarsi di nuovi modelli di consumo. I paradigmi del passato, quindi, non sembrano essere più validi. E questo l’hanno capito bene gli attori in gioco. Da una parte l’Industria, conscia della tendenza del mercato a polarizzarsi, con l’aumento degli acquisti di prodotti di prima fascia e di alta gamma a scapito della fascia centrale, quella che più sta soffrendo in questo periodo, sta modificando la propria offerta per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori. Che, oggi più che mai, partendo dalle proprie possibilità di spesa, premiano quelle aziende che si dimostrano capaci di proporsi con un servizio o un prodotto sempre più “a misura” delle loro esigenze, dei loro gusti e dei loro stili di vita, con un occhio di riguardo alla qualità e, soprattutto, alla sicurezza. Ma il progredire del mercato non ha lasciato indifferente sicuramente i player del canale tradizionale. Come emerge dalla significativa inchiesta che pubblichiamo su questo numero, i retailer hanno preso decisioni importanti in merito alla gestione del proprio magazzino, mettendo in campo strategie sempre più oculate, quasi scientifiche, nelle quali centrale è la partnership con l’Industria. L’evoluzione ha interessato anche il loro rapporto con il consumatore. Molte le realtà che oggi riconoscono anche l’importanza dell’aspetto emotivo dell’acquisto, come evidenzia su questo numero Davide Mastrogiovanni, titolare dell’insegna Frasca Prima Infanzia, e hanno imparato a parlare il nuovo linguaggio dei genitori e dei bambini. L’ultima frontiera è la proposta che arriva da Paola Noé, titolare del concept store unduetrestella, di superare il format del negozio tradizionale, creando uno showroom d’arte a misura di bambino.
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