Domino ricorre al concordato
Secondo quanto riportato dal “Messaggero Veneto”, venerdì 30 novembre la Domino srl di Spilimbergo – che produce e commercializza vasche idromassaggio a marchio Albatros – ha chiesto al Tribunale di Pordenone l’ammissione al concordato preventivo con riserva. La procedura è partita con il via libera alla procedura dato dal giudice delegato e l’azienda ha ora sessanta giorni di tempo per depositare in via definitiva la proposta concordataria. Viste le difficoltà del mercato, nelle settimane scorse, l’azienda aveva annunciato alle organizzazioni sindacali, un piano di ridimensionamento delle attività e del personale che, come recitava il comunicato, si sarebbe articolato “nella riduzione del numero di fornitori, nella razionalizzazione della gamma di prodotti nei numeri e nelle tipologie, pur mantenendo i target attualmente in essere, nella razionalizzazione e riduzione dei costi di marketing e delle spese ordinarie, nella revisione dei costi di struttura, di management, del personale diretto, indiretto e impiegatizio”. Un incontro era richiesto dai sindacati e fissato per i giorni scorsi, ma come rivela il quotidiano “non è avvenuto” e, visti i nuovi sviluppi, “potrebbe essere convocato per la prossima settimana, occasione nella quale Domino dovrebbe formalizzare le decisioni più recenti che sono state assunte ed entrare nel dettaglio delle proposte per il futuro”. Sempre secondo l’articolo, i ricavi dell’azienda per l’anno in corso ammonterebbero a “20 milioni di euro, mentre non è noto il valore delle passività”. Domino da lavoro a 140 persone, di cui 120 direttamente nello stabilimento di Spilimbergo e altre 24 che lavorano per l’azienda, nelle due sedi di Certina Holding, proprietaria di Domino.
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