Alibaba ora vuole assolutamente globalizzarsi
Il cambio di timonerie con l’ingresso di Daniel Zhang nel colosso delle vendite on line Alibaba è conciso a breve distanza con un cambio radicale di strategia. Zhang ha infatti recentemente affermato che la prima priorità ora deve essere quella di aprirsi ai mercati internazionali dopo che per anni il player cinese aveva focalizzato solo il proprio vastissimo mercato interno. “Dobbiamo assolutamente globalizzarci” e per cominciare il CEO ha confermato di voler aprire una sede a Dubai dedicata solo al cloud e di voler avviare un programma per assumere da ora in avanti una struttura, un’organizzazione, ma anche una mentalità globale: “l’obiettivo è quello di comprare globalmente e di vendere globalmente”. Un impegno importante per una marketplace che fattura più di Amazon e di eBay insieme e che nel solo primo trimestre ha generato vendite per 2,2 miliardi di dollari in Cina e 264 milioni al di fuori della RPC. Tra i mercati nel mirino certamente Brasile e Russia, ma soprattutto l’India dove tra l’altro il colosso cinese è in trattative per comprare delle quote di Micromax che è il brand mobile N.1 in quel Paese. D’altronde come ha dichiarato Zhang: “Se dobbiamo pensar ai prossimi 100 anni non possiamo basarci solo sulla domanda interna”. Tra l’altro Alibaba è già attiva in Italia con Tmall Global che una piattaforma sviluppa dal marketplacer cinese per creare vetrine virtuali per i brand, ma anche per le piccole imprese straniere e dove Intesa Sanpaolo e UniCredit finanzieranno la presenza di società Made in Italy; progetto che alcuni siti dicono dovrebbe portare all’apertura in Italia di un hub logistico dedicato.
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