Clima 2016, l’anno zero
Si torna a parlare di clima. Si perché, dopo due stagioni fortemente negative per il mercato, il 2015 ha rappresentato il giro di boa che ha riportato il settore in terreno positivo. La calda estate che abbiamo lasciato alle spalle ha permesso al canale – nonostante fino a giugno i magazzini dei retailer (ma anche quelli dell’industria) fossero ‘gonfi’ di merce invenduta – di andare in rottura di stock e, visto che la domanda è stata molto più alta della disponibilità, è stato impossibile fare refilling anche con l’industria che, per paura di un ‘déjà vu’ delle deludenti vendite degli anni precedenti, ha programmato una produzione dedicata al mercato Italia (forse) un tantino sottotono. Risultato: oggi il trade “soffre” della rottura di stock riguardante la quasi totalità del catalogo dell’industria, in primis sui prodotti strettamente stagionali.
E-duesse ha interpellato sull’argomento i retailer specializzati (si legga numero di Trade Bianco dicembre per approfondimenti, ndr) e, al di là dei risultati di vendita, sembra che il rammarico sia non avere creduto nelle potenzialità del business della climatizzazione e, per questo, non avere pianificato i giusti livelli di acquisti (sia lato trade sia dal punto di vista produttivo).
Ecco alcuni stralci dei commenti del trade:
Salvatore Bertolo, category manager di Bruno, socio Euronics
I risultati sono stati certamente positivi, ma potevano essere ancora più soddisfacenti se l’industria, reduce da due stagioni poco esaltanti, avesse programma una produzione maggiore.
Gabriele Cavazzoni, category manager clima, riscaldamento e ped di Cerioni, socio Euronics
In piena stagione abbiamo preso l’ardua decisione che piuttosto che andare a cercare i prodotti indistintamente dall’industria, frammentando i fatturati e affidandoci a fornitori sin a quel momento mai ‘trattati’, abbiamo rinunciato a dei fatturati facili.
Giuliano Sbaraini presidente della cooperativa Co-Pre, socio G.R.E.
Per quel che riguarda la nostra realtà, abbiamo raggiunto ottimi risultati sui multi, segmento in cui siamo riusciti a ‘tamponare’ abbastanza bene la richiesta.
Stefano D’Addeo, category clima DG Group e GAER, socio Expert
La normale attività di importazione che pratichiamo tutti gli anni, nel 2015 è stata fatta in minor quantità perché avevamo già in casa il fabbisogno del venduto dell’anno precedente, che naturalmente poteva coprire i fabbisogni in una controcifra analoga al 2014.
Arcangelo Germano, responsabile acquisti e category clima e bianco di Equipe, socio Expert
Non abbiamo scelta: il mercato deve per forza posizionarsi su un prodotto di fascia alta. Oltretutto con le nuove regole dell’etichettatura energetica che sono partite dallo scorso settembre, la tendenza è a favorire prodotti dallo standard qualitativo superiore.
Carmelo Camonita, category ped e clima di Papino, socio G.R.E.
Sul clima speriamo di riconfermare le vendite ottenute nel 2015, stagione in cui abbiamo privilegiato i brand premium del mercato. Il successo nel clima passa da una griglia ristretta che ti permette di lavorare meglio senza particolari forzature, oltre che ottenere un magazzino ‘leggero’.
Dante Margiotta, direttore generale gruppo Pistone, socio Expert
Il forte picco di luglio e agosto ha provocato un esaurimento precoce delle nostre scorte di
magazzino che si sono praticamente azzerate verso la metà di agosto. Nel contempo siamo stati spiazzati dall’industria che ha lamentato l’esaurimento delle scorte praticamente a metà luglio.
Andrea Gori, category manager imaging, ait treatment and accessories di Unieuro
Una estate calda resta la base di ogni fondamento per ottenere risultati in stagione paragonabili a quelli del 2015 e, perché no, superarli
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it