Ecodom, 2015 a +3%
Nel 2015 Ecodom ha gestito complessivamente 78.265 tonnellate di Raee, il 3% in più delle 75.985 registrate nell’anno precedente.
Il trend positivo coinvolge l’intero Sistema formale italiano dei Raee, che ha segnato nel 2015 un aumento del 7,6% sull’anno precedente arrivando a sfiorare le 250 mila tonnellate di Raee gestite.
In termini percentuali, Ecodom è il primo fra i 17 Consorzi collettivi del Sistema, che rappresenta da solo quasi un terzo del volume totale, grazie alla leadership nei Raggruppamenti R1 – freddo e clima – (49,3% del totale) e R2 – grandi bianchi – (62,4%).
Nel dettaglio, le quantità di rifiuti gestiti nel Raggruppamento R1 (freddo e clima) hanno registrato una lieve riduzione, dalle 35.151 tonnellate del 2014 alle 34.685 tonnellate del 2015 (-1,3%), dovuta alla diminuzione della quota di mercato di Ecodom (di circa 5 punti percentuali) avvenuta a maggio 2015. Di tutt’altro segno l’andamento nel raggruppamento R2 (grandi bianchi), che ha presentato un incremento del 6,6%: da 40.263 a 42.940 tonnellate. Ciò deriva in parte dalla diminuzione (accentuatasi a partire da luglio 2015) del valore delle materie prime-seconde, e in parte dall’aumento del valore dei premi di efficienza fissati dal nuovo Accordo di Programma sottoscritto nel febbraio 2015 tra le Associazioni dei Produttori di Aee, Anci, il Centro di Coordinamento Raee e le Associazioni delle Aziende di Igiene Urbana.
Allargando la visuale, però, gli obiettivi che la Direttiva europea sui Raee assegna al nostro Paese siano ancora molto lontani dall’essere raggiunti. Entro la fine di quest’anno, l’Italia dovrà raccogliere 45 tonnellate di Raee per ogni 100 tonnellate che i Produttori avranno immesso sul mercato (oggi siamo fermi a 30), e le percentuali saliranno ulteriormente negli anni successivi: in valori assoluti, le quasi 250mila tonnellate totalizzate dal Sistema formale nel 2015 dovranno diventare 353mila nel 2016 e 565 mila, più del doppio, nel 2019.
Per evitare le sanzioni che potrebbero arrivare dalla Commissione Europea se non si raggiungessero gli obiettivi imposti è quindi necessario da un lato che i soggetti a cui compete la raccolta dei Raee – Enti locali e distributori – effettuino questa attività in modo più incisivo e dall’altro che vengano effettivamente tracciati tutti i flussi, anche quelli non gestiti dal Sistema formale.
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