Ecommerce, continuano a crescere le dotcom, ma ‘ora’ c’è molto fermento anche sul fronte dei player fisici
Da una parte la crescita delle vendite on line riportata da alcune categorie e a certi prodotti in particolare ha dimostrato quanto i cambiamenti di comportamenti di shopping stiano diventando ormai strutturali; dall’altra il tasso di incremento generale del canale liquido più basso del pari periodo del 2016 ha fatto parlare di rallentamento del fenomento, ma Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio ecommerce BtoC del Politecnico per Netcomm osserva: “Non leggiamo decelerazioni, le nostre rilevazioni confermano infatti che i prodotti tecnologici rimangono il primo settore per acquisti on line nel perimetro delle transazioni di beni fisici e che continuano a esprimere tassi di crescita molto interessanti e un buon indice di penetrazione; certo ancora lontano da quello di altri mercati europei, ma decisamente più importante di molti altre categorie merceologiche. La ricercatrice prosegue: “Questa crescita non è tanto dovuta all’aumento dei web shopper, quanto maggiormente della frequenza di acquisto. Il primo dato ricorda che una delle maggiori sfide dei player che vendono on line è tuttora quella di aumentare il traffico e soprattutto il parco clienti; il secondo dato dice però che gli italiani, una volta che provano ad acquistare un prodotto on line, sono soddisfatti di quest’esperienza tanto da ripeterla. I dati sui web shopper – ricordo che parliamo di circa 19 milioni di italiani – indicano anche che sta aumentando la quota di coloro che sono frequenti utilizzatori dei negozi virtuali, ovvero che fanno almeno un acquisto al mese”, prosegue Valentina Pontiggia. Ma non è tutto perché gli ultimi dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano confermano anche che la crescita si concentra sempre più nelle mani di poche realtà che quindi ‘accentrano’ sempre più vendite e quindi più peso, pur rimanendo il perimetro delle vendite via Internet dei prodotti technical caratterizzato da decine e decine di player di piccole dimensioni, alcuni anche improvvisati o border line, attirati proprio dalla vivacità di questo settore. Va aggiunto inoltre che “Le rilevazioni del primo semestre confermano che crescono le dotcom, sia generaliste sia specializzate, ma c’è anche molto fermento sul fronte delle insegne fisiche. Con questo non diciamo che tutte stanno presidiando il canale on line con la stessa enfasi, ma tra le realtà che lo stanno facendo c’è chi si sta distinguendo anzi per lo sviluppo di un’impronta fortemente omnicanale, arrivando persino, tramite acquisizioni, a vestire i panni del pure player. Quindi possiamo dire che le insegne technical esprimono in maniera sempre più evidente strategie e velocità diverse sull’online”, aggiunge sempre la ricercatrice del Politecnico
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