Fisico – liquido, il punto di vista dei giovani shopper
Nonostante il loro amore per la tecnologia, i nativi digitali amano anche i negozi fisici, il loro ambiente e l’interazione con il personale di vendita. Non sembrano esserci segnali che fanno presagire un cambiamento di questo punto di vista. Sono alcuni spunti emersi da uno studio di GfK svolto sui giovani nella fascia di età fra i 16 e i 21 anni in 10 Paesi nel mondo. Sorprendentemente, gli intervistati affermano di preferire fare shopping online da retailer che hanno anche un punto vendita fisico, una tendenza più marcata in certi settori, come l’elettronica, dove 12 punti percentuali separano i clienti più giovani dalle persone nella fascia di età 22-65 su questo punto (il 26% e 18% degli intervistati ha affermato, rispettivamente, che avrebbe acquistato solo online da negozi che hanno anche punti vendita fisici). La ricerca conferma che i giovani shopper sono una generazione omnichannel, che si aspettano un’esperienza senza soluzione di continuità fra l’ambiente fisico e liquido. I due terzi degli intervistati pensano che i retailer dovrebbero fornire un supporto all’utente in negozio, anche se è stato effettuato un acquisto online. Nelle categorie di prodotto dal prezzo medio più alto, i giovani si aspettano di comprare in negozio, per poter toccare con mano il prodotto che desiderano acquistare. Questo studio conferma che in futuro, quindi, lo shopping molto difficilmente verrà assorbito dall’online, ma che i consumatori domani si aspettano una reale sinergia fra fisico e virtuale, ad esempio grazie ai servizi click and collect o ai camerini virtuali per l’abbigliamento.
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