Lo smartphone, strumento di shopping
Quali sono le trasformazioni introdotte dal Mobile nell’interazione consumatore-brand? Ecco su cosa ha indagato l’edizione 2015 dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano. Se infatti è chiaro a tutti che, oggi, lo smartphone non è utilizzato dagli italiani solo per i social network e l’entertainment, questo device oggi aiuta a prendere decisioni di acquisto: dall’Osservatorio emerge infatti che più di 3 su 4 dei navigatori Internet da smartphone (o Mobile Surfer) lo utilizzano, infatti, anche a questo scopo. Più nel dettaglio, il 60% lo sfrutta nella fase di pre-acquisto (cioè per decidere quale prodotto acquistare e dove comprarlo), il 40% all’interno del punto vendita e il 29% nella fase di post-acquisto (per le attività di richiesta assistenza, consultazione dei servizi sottoscritti, gestione della carta fedeltà). Il 41% dei Mobile Surfer è un Mobile Shopper, ossia effettua acquisti tramite cellulare; per questo, il valore delle vendite online provenienti da Smartphone nel 2015 è arrivato a valere il 10% del totale eCommerce italiano e “si attendono ulteriori crescite significative nei prossimi anni”, si legge nella nota. “Il 77% dei Mobile Surfer utilizza lo smartphone nelle varie fasi del processo d’acquisto: il 57% lo impiega nel percorso di acquisto di prodotti di elettronica “, afferma Guido Argieri, Telco & Media Director di Doxa. “Lo Smartphone gioca un ruolo di primo piano anche nelle promo: la percentuale dei Mobile Surfer che confronta prezzi e promozioni o sfoglia volantini fuori dal negozio via Smartphone passa dal 45% del 2014 al 55% del 2015, mentre chi svolge le stesse attività in negozio cresce dal 31% al 34%”.
Complessivamente, sono 22 milioni gli italiani tra i 18 e 74 anni che accedono ogni mese a Internet da dispositivi mobili (Smartphone e Tablet), pari alla metà della popolazione di riferimento. Inoltre, più del 70% del tempo trascorso giornalmente a navigare è fatto su dispositivi mobili e, se per i giovanissimi (18-24enni) questa percentuale sale all’85%, persino gli over 55 hanno superato ormai quota 50%.
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