Nasce la smart home Jasmina
Durante la mini maker faire di Torino, organizzata da Fablab Torino e dedicata agli artigiani digitali, è stata inaugurata Casa Jasmina, “un appartamento ‘connesso’ e open source ideato e promosso da Officine Arduino, Massimo Branzi e Bruce Sterling”zw. Nell’appartamento, approntato dalla scorsa settimana, l’associazione Energy@home ha presentato il proprio prototipo di Smart Home, nato per migliorare l’efficienza energetica in casa, e ha mostrato l’utilizzo del framework open source Jemma, ideato per consentire la realizzazione di applicazioni che dialoghino con gli elettrodomestici. In questa occasione Fabio Bellifemine, direttore di Energy@home, ha annunciato la decisione di collaborare con Fablab Torino – associazione che promuove la fabbricazione digitale, il design digitale, l’hardware e il software libero – per sviluppare ulteriormente il sistema Smart Home tramite nuovi concept. “Casa Jasmina rappresenta un incubatore di idee e uno spazio di confronto per le sperimentazioni di maker, designer e aziende nel campo dell’Internet delle cose” ha aggiunto Lorenzo Romagnoli, project manager and “maker in chief” del progetto Casa Jasmina; “siamo entusiasti di questa nuova collaborazione con le aziende di Energy@home che ci permetterà di confrontarci e fare sistema con un mondo industriale innovativo e in grado di apprezzare il paradigma Open Source di Officine Arduino”. Nei prossimi mesi Casa Jasmina non solo ospiterà workshop e incontri, ma sarà anche “vivibile”: potrà infatti essere prenotata su AirBnb. Energy@home è nata nel 2012 con l’obiettivo di “costituire un ‘ecosistema’ in ambito residenziale che miri all’efficienza energetica. Utilizzando un protocollo di comunicazione non proprietario e standardizzato”. Ne fanno parte Electrolux, Enel Distribuzione, Indesit Company, Telecom Italia, Edison, Vodafone, Whirlpool e altre imprese.
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