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Nei termini di legge assegnati dal Tribunale di Como, Polti ha presentato il piano industriale e il piano concordatario necessari al completamento della domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale, depositata presso il medesimo Tribunale in data 29 Ottobre 2012. La documentazione contempla un programma di rilancio e di sviluppo con una visione strategica su più anni e la descrizione analitica delle modalità e dei tempi di adempimento nei confronti dei creditori concorsuali. In particolare, il piano strutturato in ottica di continuità aziendale consentirà di ottimizzare il soddisfacimento dei creditori concorsuali e di tutelare i livelli occupazionali. In questi ultimi mesi, le attività produttive e distributive dell’azienda sono continuate regolarmente. Ad esempio, il rinnovo della gamma dei sistemi stiranti Vaporella è stata completata con l’introduzione di nuovi modelli. Il 2013, poi, è un anno particolare per l’azienda che celebra il 30° anniversario del lancio di Vaporetto, il pulitore a vapore diventato sinonimo di categoria merceologica. Per l’occasione sono state organizzate diverse attività promozionali e di comunicazione durante tutto il corso dell’anno. Attualmente, è attivo un concorso a premi dedicato agli acquirenti di Vaporetto e sarà presto disponibile la confezione speciale che celebra l’anniversario, distribuita in edizione limitata. Inoltre, nei primi tre mesi dell’anno i prodotti destinati alla pulizia a vapore hanno registrato una crescita del fatturato pari al 50%. «In questi mesi abbiamo avuto l’appoggio e la collaborazione di molti», ha dichiarato Francesca Polti, direttore generale dell’azienda. «I fornitori ci stanno supportando garantendo forniture regolari, le banche hanno riaperto le linee di credito, i clienti continuano a darci fiducia e i dipendenti ci stanno sostenendo. La scelta di mantenere una produzione italiana appare in controtendenza rispetto alle altre aziende del settore, ma è un valore fondamentale, che vogliamo salvaguardare anche nei prossimi anni non solo per garantire la qualità dei nostri prodotti, ma anche per preservare l’attività delle persone che vi lavorano. I contatti finora intercorsi ci portano a ritenere che il Tribunale abbia recepito l’intenzione di dare una concretacontinuità alle attività dell’azienda, perciò confidiamo in un riscontro positivo per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale e per la successiva omologazione».
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