Anec, regole Dpcm penalizzanti e irricevibili

Domenica 17 maggio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il DCPM sulle riaperture nel quale vengono definite anche le misure di regolamentazione per l’attività delle sale cinematografiche. Misure che prevedono un tetto massimo di 200 spettatori per schermo e 1000 per spettacoli all’aperto, e che vanno dal distanziamento dei posti, all’obbligo di mascherine per spettatori e lavoratori sino al divieto di vendita di cibo e bevande. L’Anec, tramite l’Ansa, esprime forti dubbi su queste regole: “le misure per le sale cinematografiche sono irricevibili. Prefigurano un’insostenibilità economica e operativa che può minare il riavvio del settore”, ha dichiarato il presidente Mario Lorini, sollecitando un dialogo in tempi stretti con il Governo: “chiediamo urgentissimamente un confronto per opportune e necessarie revisioni. Abbiamo accettato la data per la ripartenza posta al 15 giugno, ma rispetto alle soluzioni per altre categorie, quelle che ci riguardano ci risultano inspiegabilmente penalizzanti e costituiscono anche un problema di immagine oltre che economico per il comparto”.

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