Associazioni dell’audiovisivo, “in Siae conflitti d’interesse”
In un comunicato congiunto le associazioni più rappresentative del mondo della narrazione audiovisiva – 100AUTORI, AIDAC, ANAC, ART, ASIFA, DOC/IT e SACT – spiegano di aver «istituito un tavolo d’emergenza per tutelare i propri interessi, nella gravissima situazione creatasi all’interno della Siae. L’elezione dei nuovi organi sociali ha escluso di fatto dalla gestione diretta le sezioni che, a causa della natura del diritto amministrato e della capacità contrattuale della Siae, presentano incassi inferiori a quelli di altri settori. In questo modo, il mondo della narrazione audiovisiva è stato messo ai margini della governance in una delicatissima fase di arbitrati in corso con Confindustria e Rai e di un contenzioso giudiziario con Sky, che da due anni ha unilateralmente deciso di non corrispondere più agli autori l’equo compenso previsto dalla legge». Inoltre, secondo le associazioni si è provveduto a nomine discutibili: «Nel Comitato di gestione è entrato uno dei due ex vice commissari, a cui va la responsabilità o il “merito” di aver costruito il nuovo statuto a tutto vantaggio delle sezioni più “ricche”. Nel Consiglio di sorveglianza, invece, è stato eletto un alto dirigente della Rai, cioè uno dei maggiori utilizzatori dei repertori amministrati dalla Siae, la quale, però, a sua volta controlla la Rai medesima. Le associazioni della narrazione audiovisiva hanno deciso di denunciare questi gravissimi conflitti di interesse occulti o palesi alla Presidenza della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio, ai Ministeri competenti, alle Commissioni parlamentari e a tutte le Autorità di controllo chiamati ad esprimere un parere vincolante o consultivo sul nuovo assetto della governance della Siae»
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