Bernaschi, il decreto window mette al centro la sala cinematografica

Il presidente Anem, Carlo Bernaschi, è molto soddisfatto per il decreto firmato ieri dal ministro del Mibac, Alberto Bonisoli, che fissa regole nuove per le window dei film italiani che vogliono accedere ai benefici previsti dalla legge cinema: «Mi sembra – dichiara a e-duesse – che sia un ottimo provvedimento che sancisce la centralità della sala cinematografica e fissa la window di 105 giorni. Inoltre, permette ai film che non hanno una struttura per competere con il mercato, di avere una finestra ridotta, alleggerendo – così – la programmazione nei cinema». Ricordiamo, infatti, che la finestra scende a 60 giorni per i film che escono in meno di 80 sale e che, in 21 giorni, non hanno raggiunto i 50mila spettatori. I film internazionali e quelli italiani che non chiedono contributi non sono, però, contemplati nel decreto. Continua Bernaschi: «Ma il ministro si poteva muovere solo in questa direzione. Per un provvedimento riguardante tutti i film serviva una legge ma questo avrebbe richiesto tempo. Il ministro, intelligentemente, ha scelto di seguire la strada del decreto attuativo legato alla legge cinema che, per forza di cose, riguarda i film italiani che vogliono accedere ai benefici di legge. Ha accontentato i produttori minori che possono uscire in sala e avere poi una finestra ridotta per i loro film». Conclude il presidente Anem: «Il testo recepisce la posizione espressa dalle associazioni Anica, Anec e Anem che hanno trovato un accordo sul tema. Penso che anche Uci e The Space che, per policy internazionali, sono legati ai 105 giorni per tutti i film che escono, non avranno obiezioni perché i film che non raggiungono determinate presenze non rientrano nelle loro programmazioni».

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