Cerri, contrari a cessione del cinema Apollo

La cessione, in pieno centro a Milano, del cinema Apollo, vede nettamente contrario Lionello Cerri, storico esercente milanese che con la società Anteo è presente da dieci anni al 50% nella gestione della struttura cinematografica. È quanto si desume dal comunicato a commento della notizia lanciata dalla cronaca milanese del Corriere della Sera sell’acquisizione della multisala da parte di Apple per realizzare un proprio store. «Abbiamo voluto e creato il cinema Apollo nel 2005, credendo fortemente in questo investimento, che non è stato solo economico: perché riversiamo ogni nostra energia, ogni giorno, per far crescere il cinema a Milano. Dobbiamo dunque subire una decisione – legittima, ma nostro malgrado – della proprietà dell’immobile, nel merito della quale però non possiamo entrare, essendo noi semplici gestori del cinema al 50 per cento». Così Cerri, amministratore delegato di Anteo spa che è socio al 50 per cento nella gestione della multisala Apollo, commenta la notizia contenuta nell’articolo “Apple sfratta il cinema Apollo, megastore in piazza Liberty” del Corriere della Sera.

Prosegue l’esercente: «Non so quali siano le trattative di Immobiliare Cinematografica, proprietaria dei muri, se si concluderanno positivamente o se si siano già concluse. Come affittuari, abbiamo appreso questa ipotesi. Riteniamo, ovviamente dal nostro punto di vista, che sia una grave perdita anche per la città. Il cinema Apollo – come dimostrano anche le centinaia di segnalazioni che in un paio di ore ci sono arrivate e che sempre più numerose ci stanno arrivando – è un’impresa sana del tessuto economico milanese, e un punto di riferimento importante per gli spettatori. Personalmente – nel rispetto delle regole di mercato e nel rispetto della legittime scelte altrui – avrei preferito una scelta diversa: chiudere un presidio culturale di successo non è certo un passaggio indolore. E per noi questa ipotesi è dolorosissima, e in assoluta controtendenza con la nostra missione, che è quella di crescere assieme al nostro pubblico. Dall’Anteo all’Apollo, alla recente ristrutturazione del cinema Ariosto fino alle altre sale che gestiamo in Lombardia, per noi fare questo mestiere significa da oltre 30 anni promuovere la cultura del cinema».

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