Equo compenso, esercenti vincono causa Imaie

Si è conclusa a favore dell’esercizio la causa civile che vedeva Imaie, l’ente mutualistico per artisti, interpreti ed esecutori, attualmente in liquidazione, contrapposto ad Anec e Multiplex Gestioni. Imaie, rappresentato dall’avv. Andrea Micciché, aveva citato in giudizio le altre due parti per ottenere il pagamento dell’“equo compenso” che spetta ad artisti, interpreti ed esecutori per le “ulteriori utilizzazioni” delle loro opere, intendendo come tali, nella fattispecie, le proiezioni in sala. Come riportato nel pronunciamento, il Tribunale di Roma (IX sezione civile) ha rigettato le tesi di Anec, difeso dall’avv. Ottavio Grandinetti, secondo le quali le richieste dell’istituto erano inammissibili trattandosi di un ente in liquidazione; sono state invece accolte quelle di Multiplex Gestioni, rappresentato dagli avv. Michele Lo Foco e Alessandro Giussani. Il Tribunale ha infatti stabilito che la proiezione nelle sale non costituisce un’utilizzazione “ulteriore” o “secondaria” di un’opera, bensì rappresenta la sua utilizzazione “primaria ed essenziale, attraverso la quale si realizza la natura dell’opera stessa”. “La pretesa avanzata da Imaie nei confronti di Anec e Multiplex Gestioni – conclude la sentenza – è stata dunque respinta poiché infondata”.
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