Gli esercenti piangono Mazzacurati

Una carriera contrassegnata da una grande sensibilità per il “fattore umano”, dalla fascinazione per le storie ambientate nel suo Nord-Est e da una delicatezza che ne hanno fatto una presenza discreta ma costante del cinema italiano degli ultimi decenni: l’Anec (associazione nazionale esercenti cinema), la Fice (federazione italiana cinema d’essai), l’Acec (associazione cattolica esercenti cinema) e l’Anem (associazione nazionale esercenti multiplex) esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Mazzacurati, la cui umanità ha contrassegnato una delle prime edizioni degli “Incontri del cinema d’essai” della Fice, quando presentò in anteprima il suo ‘A cavallo della tigre’. Di Mazzacurati, che si è spento ieri a Padova dopo una lunga malattia, le associazioni degli esercenti ricordano la filmografia di grande spessore artistico, a partire dall’esordio ‘Notte italiana’, proseguendo tra gli altri con ‘Il prete bello’, ‘Un’altra vita’, ‘Il toro’, ‘Vesna va veloce’, ‘La giusta distanza’ e ‘La passione’ e i vari documentari. «Del regista padovano – scrivono in un ricordo le associazioni, stringendosi alla famiglia del regista – uscirà postuma ad aprile l’ultima regia, una commedia che sferza malcostume e razzismo ambientata ancora una volta in Veneto: ‘La sedia della felicità’ rappresenta un commiato agrodolce che non potrà non essere visto con grande nostalgia».
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