Legge cinema, i punti salienti della nuova norma

Approvato anche dalla Camera il ddl cinema e audiovisivo, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha diffuso una nota sui punti principali del testo di legge:

  • FONDO CINEMA E AUDIOVISIVO

Viene creato il “Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l’audiovisivo”, per sostenere gli interventi per il cinema e l’audiovisivi attraverso incentivi fiscali e contributi automatici che unificano le attuali risorse del Fus Cinema e del Tax Credit. Il fondo è alimentato, sul modello francese, direttamente dagli introiti erariali già derivanti dalle attività di: programmazione e trasmissione televisiva; distribuzione cinematografica; proiezione cinematografica; erogazione di servizi di accesso ad Internet da parte delle imprese telefoniche e di telecomunicazione. «Pertanto – si legge nella nota – a decorrere dal 2017, l’11% del gettito Ires e Iva di questi settori costituirà la base di calcolo delle risorse statali destinate al finanziamento del Cinema e dell’audiovisivo. Nessuna nuova tassa ma un virtuoso meccanismo di “autofinanziamento” della filiera produttiva che viene incentivata a investire e innovare e che fa scomparire l’attuale incertezza annuale sui fondi destinati al cinema: il nuovo fondo non potrà mai scendere sotto i 400 milioni di euro annui».

  • AUTOMATISMO DEI FINANZIAMENTI E REINVESTIMENTO NEL SETTORE

La nuova Legge Cinema abolisce le commissioni ministeriali per l’attribuzione dei finanziamenti in base al cosiddetto ‘interesse culturale’ e introduce un sistema di incentivi automatici per le opere di nazionalità italiana. Accanto alle agevolazioni fiscali, nascono i contributi automatici la cui quantificazione avviene secondo parametri oggettivi che tengono conto dei risultati economici, artistici e di diffusione: dai premi ricevuti al successo in sala. I produttori e i distributori cinematografici e audiovisivi riceveranno i contributi per realizzare nuove produzioni.

  • I CONTRIBUTI SELETTIVI

Fino al 18% del nuovo Fondo Cinema è dedicato ogni anno al sostegno di:– Opere prime e seconde– Giovani autori– Start-up– Piccole sale– contributi a favore dei festival e delle rassegne di qualità;– Contributi per le attività di Biennale di Venezia, Istituto Luce Cinecittà e Centro sperimentale di cinematografia
  • PIANO STRAORDINARIO PER LA DIGITALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO

E’ previsto un Piano nazionale per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo.

  • IL CINEMA E L’AUDIOVISIVO NELLE SCUOLE

Il 3% del fondo è riservato ad azioni di potenziamento delle competenze cinematografiche ed audiovisive degli studenti, sulla base di linee di intervento concordate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con il Ministero dell’istruzione e della ricerca scientifica.

  • TAX CREDIT CINEMA

La nuova Legge Cinema prevede il potenziamento del credito di imposta: «Sono rafforzati i 6 tax credit per incentivare la produzione e la distribuzione cinematografica ed audiovisiva e per favorire l’attrazione di investimenti esteri nel settore cinematografico e audiovisivo. Novità fondamentale soprattutto per le piccole imprese, per le start-up e per le opere prime e seconde: i crediti d’imposta sono cedibili alla banche e agli intermediari finanziari, anche sulla base di apposite convenzioni stipulate fra il Ministero dei beni e delle attività culturali e l’Istituto per il credito sportivo. Possono beneficiare dei tax credit:– le imprese di produzione, distribuzione, post-produzione;– i distributori che programmano il cinema italiano, incentivando la concorrenza e aumentando le quote di mercato;– le imprese italiane che lavorano per produzioni straniere;– le imprese esterne al settore che investono nel cinema italiano;– gli esercenti che gestiscono le sale.Il Tax credit aumenta fino al 40% per i produttori indipendenti che si distribuiscono il film in proprio e per le imprese esterne che investono in film che accedono ai contributi selettivi.
  • L’AUDIOVISIVO NEL FONDO DI GARANZIA PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Con decreto del Mise e del Mibact viene istituita una sezione speciale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, dotata di contabilità separata, destinata a garantire operazioni di finanziamento di prodotti audiovisivi. La sezione ha una dotazione iniziale di 5 milioni di euro a valere sul Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo.

  • INCENTIVI PER CHI INVESTE IN NUOVE SALE

Il rafforzamento del sostegno al cinema e all’audiovisivo è affiancato da un intervento di incentivi per chi ristruttura e investe in nuovi cinema: «Aumenterà il numero degli schermi e la qualità delle sale coinvolgendo un numero molto più ampio di spettatori soprattutto a favore del cinema italiano. Per questo viene previsto un Piano straordinario fino a 120 milioni di euro in cinque anni per riattivare le sale chiuse e aprirne di nuove».

  • SALE STORICHE

Viene agevolato il riconoscimento della dichiarazione di interesse culturale per le sale cinematografiche: «Grazie a questo intervento sarà possibile favorire la conservazione e la valorizzazione delle sale storiche attraverso il vincolo di destinazione d’uso».

  • NASCE IL CONSIGLIO SUPERIORE PER IL CINEMA E L’AUDIOVISIVO

In sostituzione della Sezione Cinema della Consulta dello Spettacolo, viene istituito il Consiglio superiore per il cinema e l’audiovisivo che svolge attività di elaborazione delle politiche di settore, con particolare riferimento alla definizione degli indirizzi e dei criteri generali di investimento a sostegno delle attività cinematografiche e audiovisive. Il Consiglio è composto da 11 membri di alta competenza ed esperienza nel settore e dai rappresentanti delle principali associazioni.

  • SPARISCE LA ‘CENSURA DI STATO’

Il provvedimento prevede una delega al Governo per definire un nuovo sistema di classificazione che responsabilizza i produttori e i distributori cinematografici. Come già avviene in altri settori e sostanzialmente tutti i paesi occidentali, saranno gli stessi operatori a definire e classificare i propri film; lo Stato interviene e sanziona solo in caso di abusi.

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