Milazzotto, vinta la scommessa del Mia

Possiamo dire di aver vinto la nostra scommessa, ovvero quella di dare vita a un mercato con un taglio orizzontale, integrato e trasversale tra i diversi settori”. Lo ha dichiarato a e-duesse.it Lucia Milazzotto, direttrice del Mia – Mercato Internazionale dell’Audiovisivo che si è chiuso oggi a Roma. “Abbiamo articolato il mercato attorno a tre ambiti solidi come cinema, serie tv e documentari. Quello che ci fa veramente piacere è che siamo ormai un appuntamento accreditato dopo il Mipcom di Cannes. Qui i buyer trovano quello che a Cannes non hanno, a partire dal tempo a disposizione per i meeting; possono incontrare una selezione di operatori di alto livello. Tutto ha funzionato molto bene e la nostra crescita, certificata dalle presenze, è evidente. Possiamo dire che Mia, sia il primo mercato dell’anno successivo e non un semplice mercato europeo autunnale”. Una attenzione particolare l’ha ricevuta, inevitabilmente, il prodotto italiano: “Le diverse sezioni di presentazione di prodotto sono state un successo, sia per i film che per le serie Tv ma anche per i documentari. Molto interesse l’ha avuto anche ciò che il territorio italiano offre all’industria internazionale in termini di servizi, incentivi e possibilità. Noi nasciamo nel 2015 con l’inizio della grande fase di trasformazione che l’audiovisivo sta vivendo in Italia. Siamo stati degli amplificatori di quello che sta accadendo in questi anni”. Anche il Mia ha registrato il crescente peso delle produzioni televisive: “C’è uno scenario sempre più interconnesso – continua Milazzotto -. e un evidente incremento di tutto ciò che ruota attorno alla produzione di serie Tv. Non credo, però, che questo significhi la scomparsa del film classico. Molto talento del cinema si è trasferito nelle serie e questa è la interconnessione che stiamo vivendo e che il Mia ha evidenziato”. La direttrice chiude parlando della collocazione in calendario del mercato romano: “Abbiamo fatto un ragionamento preciso sulle date del Mia; ci siamo dovuti inserire in una competizione che prevedeva già molti appuntamenti industry. Ritengo che queste date di ottobre siano le più giuste possibili per intercettare i buyer europei che non vanno più all’Afm, che ormai è un mercato incentrato sul prodotto americano, e che vengono dal Mipcom. Siamo sempre più un punto di riferimento per il prodotto europeo prima dell’Efm di Berlino a febbraio”.

Il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo si è chiuso con la consegna dei premi dei diversi ambiti. Il Premio Lazio Frames Cinema è stato assegnato a Bangla di Phaym Bhuiyan, prodotto da Fandango e TIMVISION Production. Il Premio ARTE Kino International nell’ambito dei film selezionati nella sezione MIA-Cinema è andato a Domina Maris di Silvia Perra, Main Producers Luca Cabriolu. Il Premio Lazio Frames Serie Tv è andato a Il nome della Rosa di Matteo Levi, prodotto da 11 Marzo Film . Il National Geographic Award per il miglior pitch del MIA- DOC 2018 è andato a Vibrato di Jérémy Leroux, Day For Night Productions. La VII edizione del Premio Carlo Bixio promosso da APT, RTI e Rai ha assegnato i seguenti riconoscimenti: Premio Carlo Bixio messo in palio da SIAE a L’oro di Achille di Elio Penna, Giuseppe Maria Martino, Armando Francesco Serrano; il Premio Carlo Bixio assegnato da Rai per il miglior concept è andato a Redemption di Matteo Ferri e il premio migliore sceneggiatura a Bordello Chiaia di Laura Grimaldi e Pietro Seghetti. Eurimages Development Award al miglior progetto di coproduzione europea di 20mila euro a The Nightsiren di Tereza Nvotova, prodotto da Milos Lochman per Moloko Film.

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