Piemonte, nasce Schermi Indipendenti Associati

L’esercizio in Piemonte si spacca. È di due giorni fa la costituzione di Schermi Indipendenti Associati, di cui è stato nominato presidente Gaetano Renda, associazione costituita dalla fuoriuscita dall’Anec regionale di diversi schermi. Raggiunto telefonicamente da e-duesse, ha dichiarato lo stesso Renda: «Personalmente sono fuori dall’Anec da otto o nove anni con i miei undici schermi. Ne uscii perché ritenevo di non essere rappresentato dal gruppo dirigente della mia associazione, sia a livello regionale che nazionale. A fine settembre alcuni associati Anec hanno rassegnato le proprie dimissioni dall’associazione con le stesse motivazioni che furono le mie anni prima. Mi hanno invitato ad alcune riunioni e hanno manifestato la volontà di costituire una nuova associazione fuori dall’Anec. Una decisione che hanno preso con una certa sofferenza perché si tratta di esercenti che da decenni militavano in Anec. Mi hanno chiesto di fare da presidente del nuovo raggruppamento; c’è stato un atto costitutivo che ha portato alla nascita di Schermi Indipendenti Associati». Una realtà alla quale hanno aderito sale («circa una quarantina cui si aggiungono i miei undici schermi» dice Renda) di quasi tutte le province del Piemonte, Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e, a Torino, un circuito importante come quello di Lorenzo Ventavoli (con i cinema Romano, Nazionale, Eliseo per otto schermi). Ha continuato Renda: «Sui giornali si è scritto che la decisione presa dagli esercenti di dare vita a Schermi Indipendenti Associati è legata alla contrarietà a cinema2day. Ma questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il problema fondamentale, lo ribadisco, è stata l’assoluta incapacità di dialogo verso i soci da parte del gruppo dirigente e un’assoluta presa di distanza da coloro che a livello nazionale rappresentano gli interessi di tutte le parti dell’esercizio. L’esercizio di provincia, di quartiere o di profondità non si sentiva più rappresentato. Su questo c’è stata una vera frattura; sono convinto che ci saranno altre adesione in futuro perché c’è interesse attorno alla nostra proposta».

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