Quibi chiude dopo solo 6 mesi

Una meteora nella galassia dello streaming. Verrà ricordata così Quibi, la piattaforma mobile-first, costruita per essere fruita su smartphone in mobilità (con contenuti della durata massima di 10 minuti) che è stata lanciata lo scorso aprile e chiusa solo 6 mesi dopo. La strat-up ideata da Jeffrey Katzenberg (cofondatore di Dreamworks) e Meg Whitman (un passato in Hewlett-Parkard). ha bruciato in tempo lampo ben 1,5 miliardi di dollari. Tra le cause, il lancio in piena ondata da Coronavirus. L’epidemia ha costretto le persone a rimanere a casa e ovviamente le persone non erano attratte da una forma di intrattenimento a 5 dollari al mese pensata per essere fruita nei momenti di spostamento in metro, treno, bus…. Nonostante le 100 e più serie originali prodotte, il numero di abbonati è stato molto al di sotto delle aspettative: secondo un rapporto della società Sensor Tower, l’app mobile di Quibi è stata scaricata solo da 9,6 milioni di utenti dal lancio (e qui c’è da considerare che non tutte queste persone si siano necessariamente poi abbonate). Inoltre, a ottobre gli abbonati sono diminuiti del 41% rispetto a settembre.«È con un cuore incredibilmente pesante che oggi annunciamo che stiamo chiudendo l’attività e stiamo cercando di vendere i suoi contenuti e le risorse tecnologiche. Il nostro fallimento non è stato per la mancanza di tentativi, ma ora abbiamo considerato ed esaurito ogni opzione a nostra disposizione», hanno scritto Jeffrey Katzenberg e Meg Whitman in una lettera pubblica.Due le ragioni del fallimento, secondo i fondatori: «l’idea in sé non era forte abbastanza da giustificare un servizio streaming autonomo o questione di tempismo. Oppure entrambe le cose».
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