Shekhar Kapur chairman di Capri, Hollywood

Sarà il regista e produttore indiano Shekhar Kapur il chairman della 19esima edizione di “Capri, Hollywood”. Il festival internazionale, ideato e prodotto da Pascal Vicedomini, si terrà dal 26 dicembre al 2 gennaio con la consueta parata di star. Kapur, regista di Elizabeth, Le quattro piume ed Elizabeth: The Golden Age, sta preparando il kolossal futuristico Paani, ambientato nel 2050. «La presenza a Capri di una personalità come Kapur, amico dell’isola e sostenitore del nostro festival già dal 2002, figura di spicco della cultura ma anche dell’industria di Bollywood come di Hollywood, oltre ad essere di grande prestigio allargherà il nostro dialogo tra le culture e contribuirà anche ad attrarre l’attenzione dei media asiatici sull’Italia e il suo Sud, già amatissimo in particolare dagli indiani» ha dichiarato Vicedomini.“Capri, Hollywood” è prodotto dall’Istituto Capri nel Mondo con il sostegno del Ministero per i Beni e per le Attività Culturali (Dg Cinema), della Regione Campania (Assessorato Turismo e Beni Culturali) e l’Unione Europea e con il patrocinio della Hollywood Chamber of Commerce e dell’ Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza per “Capri Social Project 2014”, attività speciale che aggiunge ai contenuti artistici una convinta missione umanitaria. Centrali tra le attività anche il progetto ‘Capri, i giovani e il cinema internazionale’ destinato alla formazione nei mestieri del cinema e i ‘Simposi’ sui temi dell’industria cinematografica ospitati alla Certosa San Giacomo.Soci onorari dell’Istituto Capri nel Mondo sono il produttore Mark Canton, i registi Terry Gilliam, Bille August, Michael Radford e Mike Figgis, gli scenografi premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Presidenti onorari sono Lina Wertmuller e Tony Renis (curatore della sezione musicale), affiancati da una squadra di personalità del mondo dello spettacolo e della cultura italiana come lo scrittore di best seller Valerio Massimo Manfredi, i registi Vanessa Redgrave, Franco Nero, Enrico Vanzina e Mimmo Calopresti.