Tozzi, ci vuole un palazzo del cinema

Intervistato dal Corriere della sera, Riccardo Tozzi, presidente Anica, non una giri di parole per esprimersi su quello che dovrebbe essere il futuro del Festival di Roma: “L’unica ragione per cui lo abbiamo sostenuto come industria è che volevamo creare un grande mercato, come fu il Mifed a Milano. Un’impresa impossibile, se non si ha un palazzo del cinema, come succede a Cannes e Berlino, in zone piene di alberghi. Se non si può avere uno spazio permanente, ricavandolo dalle ex caserme in via Guido Reni, è meglio chiuderlo questo festival, saranno soldi buttati”. Sul tema si è espresso anche il vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film, Giampaolo Letta: “L’importante è definire una vera identità. La risposta del pubblico dice che questa rassegna ha ancora enormi potenzialità”. Per Roberto Cicutto, presidente e amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà “questa manifestazione ha il peccato originale di essere stata voluta dai politici. Io toglierei il festival dalla Fondazione Cinema per Roma per metterlo sotto l’ombrello del Ministero dello Sviluppo Economico, senza rispondere al sindaco di turno. Solo così si internazionalizza il made in Italy”.

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