Usa, Sony disposta al dialogo con gli esercenti sugli occhiali 3D

L’industria cinematografica americana continua a “scaldarsi” sull’argomento occhiali 3D. Dopo la dura presa di posizione della Nato – che protestava contro la decisione di Sony di non voler più pagare all’esercente una quota per ogni paio di occhiali 3D utilizzati dagli spettatori a partire da maggio 2012 – arriva la controreplica della major. In un annuncio rilasciato dal portavoce Steve Elzer, Sony afferma che «la dichiarazione della Nato secondo cui era chiaro e stabilito che i distributori avrebbero per sempre sostenuto i costi degli occhiali 3D non è corretto, perché non c’è mai stato un accordo di questo tipo. Infatti abbiamo parlato con operatori del settore per lungo tempo della necessità di dirigerci su un nuovo modello; certamente oggi questo non costituisce una sorpresa per nessuno in questo business». Dopo questa precisazione la major si dichiara però disponibile al dialogo: «Invitiamo gli esercenti a intraprendere un dialogo comune insieme a noi riguardo a questo argomento, A partire dallo ShowEast del mese prossimo. Lavorando insieme su basi BtoB, siamo fiduciosi si possa raggiungere una soluzione ragionevole che porti benefici ai consumatori, all’industria dell’intrattenimento e a tutto ciò che ruota attorno».
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