Assinform: il mercato IT rallenta
Nel 2008 il mercato aggregato dell’ICT secondo le anticipazioni del rapporto Assinform presentato ieri a Milano ha raggiunto i 64.463 milioni di Euro, riportando un +0,1% sul 2007. Nel dettaglio il comparto delle telecomunicazioni è calato dello -0.2% rispetto all’anno precedente quando era cresciuto lievemente (+0.4%). Pur sostenuto dalla vivacità dei servizi su rete mobile, questo settore ha superato solo di poco i 44 miliardi. Il comparto dell’informatica è invece cresciuto dello 0,8%, arrivando a 20.343 milioni, grazie soprattutto ai segmenti software, servizi (+1,3%) e i personal computer (+1,8% in valore). Quest’ultimo segmento è cresciuto nel 2008 del 22,6% e del 29,5% in ambito consumer. La domanda delle famiglie supera di pochissimo il miliardo (+4,4%). Quest’ultima pesa oggi per il 5,4% del mercato IT italiano, sulla spinta del personal computer. Su questo specifico settore il consumer ha coperto il 31,8% dei PC venduti nel 2008, contro 30,1% del 2007 e il 28,1% del 2006, confermando la progressione costante degli ultimi anni. La composizione merceologica del mercato dei PC (6,9 milioni di pezzi) mostra il primato oramai incontrastato dei portatili (4,48 milioni di pezzi, +44,5%) sulla scia dei nuovi netbook. Retrocede il comparto desktop (2,21 milioni di pezzi), che cala in unità vendute del 4,7%. Nel mercato delle telecomunicazioni il segmento consumer riporta vendite per 25.840 milioni in crescita dell’1,6%, mentre quelle BtoB calano dell’1,8%. “Si può dire che se per l’Information Technology italiana il 2008 non è stato ancora un anno di recessione, si è trattato tuttavia di un periodo di pesante rallentamento. Certo è che il settore ha ormai iniziato a risentire in modo serio di una crisi e le previsioni sul 2009”, ha dichiarato Ennio Lucarelli, presidente dell’associazione, “bisogna utilizzare questi anni difficili per recuperare il tempo perduto e spingere il Paese verso l’innovazione. Ebbene questo traguardo si può raggiungere, considerando l’Information Technology e le infrastrutture digitali fondamentali per lo sviluppo del Paese, al pari delle autostrade di cemento, dei ponti e delle centrali energetiche”. Lucarelli ha infatti sottolineato come la recessione dell’IT “non vuol dire solo penalizzare di un settore produttivo ma anche depauperare complessivamente del Sistema Italia e tarpare le sue capacità di modernizzare e di crescere”.
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