Banzai diventa ePrice e “ci mette la faccia”
Come previsto ieri il Gruppo Banzai ha presentato le linee guida del piano strategico 2017-2021 che seguono alla cessione prima della BU editoriale e dopo del sito Saldiprivati e la conseguente concentrazione su ePrice. La società ha comunicato che inietterà 40 milioni di euro d’investimenti per triplicare il gross merchandising value e l’ebitDA al 4-6%, per innovare il servizio alle famiglie digitali, ma per prima cosa il cda ha pprovato la ridenominazione di Banzai in ePrice. “Abbiamo disegnato un percorso 2017-2021 che segna un passo importante nella evoluzione della nostra offerta – dichiara Paolo Ainio Executive Chairman di Banzai – Con il cambio di denominazione della società ci “mettiamo la faccia” e puntiamo con decisione sulla nuova generazione dell’e-commerce che, da semplice “trasportatore di pacchi al miglior prezzo”, diventerà sempre di più un interlocutore completo capace di soddisfare i bisogni delle famiglie italiane che, oltre all’acquisto dei prodotti, richiedono sempre più i servizi di installazione e manutenzione dei prodotti più complessi, l’assicurazione sulle rotture e anche modalità innovative di pagamento. Per costruire questa offerta disponiamo delle risorse finanziarie, ma anche (e soprattutto) di un team eccezionale che saprà guidare l’azienda in questo nuovo ed affascinante percorso”.
Pietro Scott Jovane, AD di Banzai ha aggiunto: “Banzai ha completato la ridefinizione del perimetro e inizia oggi un percorso di forte crescita, per posizionare ePrice come piattaforma leader nel mercato Tech & Appliance, nel segmento dei grandi elettrodomestici ma anche nei servizi per le Smart Family. Investiamo circa 40 milioni di euro nei prossimi 5 anni in tecnologia per accelerare lo sviluppo. Ampliamo ulteriormente il Marketplace, sino ad arrivare a oltre il 30% del GMV al 2021 e più che raddoppiamo la nostra rete di 400 installatori. Questo ci consentirà di raggiungere i circa 19 milioni di italiani che già comprano online, ma anche i circa 7 milioni che compreranno per la prima volta online nei prossimi anni. Questo piano ci consente di accelerare la crescita di GMV e ricavi, per raggiungere un EBITDA tra il 4 e il 6%, con generazione di cassa a partire dal 2019. La solida dotazione di cassa – 50-55 milioni di euro a fine 2016 – ci lascia infine l’opzione di accelerare ulteriormente l’esecuzione del piano, con acquisizioni mirate”.
Il piano industriale vede quattro direzioni strategiche, in parte già indicate e implementate:
1) Leadership sulla vendita di Elettrodomestici in logica 1st party. ePRICE prevede di triplicare le vendite di grandi elettrodomestici, incrementando anche la rilevanza verso le marche, con effetti positivi sulla marginalità. Il nuovo centro logistico, previsto per il 2017, incrementa la capacità disponibile del 50%.
2) Rafforzamento e saturazione della rete di Pick&Pay, che attualmente copre circa 93% della popolazione e ha un Net Promoter score1 superiore a 80 (miglior canale di vendita secondo questo criterio). Il canale Pick&Pay è un fattore di fidelizzazione dei clienti, alimenta acquisti ripetuti ed permette frequentemente al cliente di beneficiare della consegna gratuita. E’ inoltre un driver di profittabilità sui costi di logistica, una volta saturato.
3) Espansione del 3P Marketplace con l’obiettivo di superare il 30% del GMV al 2021, anche grazie alla introduzione di nuove categorie, complementari alle categorie di ePRICE, come, abbigliamento tecnico sportivo, giocattoli, ricambi per auto, articoli per la casa, fai da te, etc.
4) Graduale crescita di ePRICE come piattaforma di Servizi a completamento della offerta di prodotti Tech&Appliance, posizionandosi sin d’ora come leader per la Smart Home, ma anche come piattaforma per servizi di manutenzione e riparazione facendo leva sulla rete esistente di installatori. Il servizio Home Serve, con un Net Promoter Score sopra 70 si sta rivelando infatti un fattore di fidelizzazione estremamente efficace. L’obiettivo è più che raddoppiare la rete di installatori dai 400 attuali per arrivare ad un attach rate circa del 40% sul GED.
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