Equo compenso, stop dal ministro Bray all’aumento
Siae, come sappiamo, chiede da tempo un adeguamento dell’equo compenso per la copia privata e i tempi per questo “ritocco” sembravano essere davvero vicini grazie a un emendamento contenuto nella legge di stabilità. In realtà, però, il ministro dei Beni e delle attività culturali Massimo Bray in occasione di un’audizione con gli stakeholder ha messo un freno e ha comunicato l’intenzione di avviare uno studio per approfondire e verificare “scientificamente” quali realmente siano i dispositivi e i supporti che i consumatori italiani utilizzano per la copia privata. Al termine dell’indagine verrà preso la decisione finale, ovvero se alzare l’equo compenso come chiesto da Siae o mantenerlo negli standard attuali.
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