Microsoft punta sull’open source per “usare” le app di iOS e Android
Nel mondo smartphone il gap tra la share dei device Windows e quelli con iOS e Android è sempre più ampio. Questo è dovuto anche al fatto che numericamente l’offerta di App tra i vari sistemi operativi non è paragonabile. Inoltre questo divario non è sanabile anche perché uno sviluppatore di App preferisce creare e investire su una applicazione per un sistema operativo che è installato su un grandissimo numero di device, rispetto a uno che ha quote di mercato molto basse. Per ovviare a questo problema Microsoft ha appena rilasciato una prima versione, in open source, del toolkit che permette di portare su Windows 10 le applicazioni sviluppate per Apple iOS. Il pacchetto Windows Bridge for iOS, che era conosciuto con il nome in codice di “Project Islandwood” è uno dei quattro strumenti destinati agli sviluppatori che permettono di eseguire app originariamente destinate ad altre piattaforme anche su Windows 10. Windows Bridge non serve unicamente a creare nuove versioni di applicazioni esistenti, ma permette anche di sfruttare le conoscenze di programmazione in Objective-C (il linguaggio più usato per OS X e iOS) per creare nuove app per Windows 8.1 e per Windows 10. Questo, secondo il colosso americano, dovrebbe dare nuova linfa alla sua divisione mobile i cui device non hanno mai preso il volo, sempre che i programmatori raccolgano la sfida.
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