Ancora scioperi da Ikea
Sono ancora irrisolte le trattative tra Ikea e le sigle sindacali in merito al rinnovo del contratto integrativo aziendale. Il 3 luglio si è svolto a Bologna un incontro tra le parti, dove “però si è riscontrato il permanere di distanze ancora troppo ampie” afferma un comunicato della UilTucs (Unione italiana lavoratori turismo commercio e servizi). A tema principalmente ci sono gli interventi sui premi aziendali e temi legati alle maggiorazioni domenicali. Ma il tempo stringe: Ikea infatti ha sottolineato che “che qualora non vi fosse un accordo di rinnovo, al 1° settembre verrebbero a decadere tutti i trattamenti normativi economici previsti dalla contrattazione integrativa”. Le organizzazioni sindacali hanno deciso di proclamare una giornata di sciopero nazionale, programmata per il prossimo sabato 11 luglio “per l’intero turno di lavoro”, secondo quanto affermato in un comunicato diramato successivamente all’incontro. Ikea ha risposto ufficialmente sottolineando che “purtroppo la decisione di indire uno sciopero va nella direzione opposta rispetto a quella della trattativa e del dialogo, cui Ikea crede da sempre, come da sempre ha manifestato la volontà di arrivare a un accordo sul contratto integrativo. Nonostante negli ultimi tre anni le perdite di bilancio dovute alla crisi abbiano prodotto un disavanzo complessivo di oltre 53 milioni di euro” prosegue il comunicato della catena, “Ikea ha dato prova di gestire con responsabilità questa congiuntura senza arrivare né a chiudere punti vendita, né a tagliare la forza lavoro, come invece è purtroppo capitato ad altre realtà del settore”.
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