Cresce la fiducia dei consumatori nel primo semestre 2016
Gli italiani hanno più fiducia nel futuro, nonostante la crisi, e non rinunciano a investire nell’acquisto di arredi ed elettrodomestici. Infatti, secondo i dati Crif, si mantiene vivace la richiesta di prestiti, sia personali che finalizzati. Nel mese di giugno, il numero di domande presentate dalle famiglie italiane ha registrato un +6,4% rispetto allo stesso mese del 2015. Incremento che ha portato la domanda complessiva di prestiti nel primo semestre dell’anno a segnare un +8,4%, dato molto positivo, considerando il fatto che anche i primi sei mesi dei 2015 avevano registrato un incremento. La crescita rispetto al 2014 è stata addirittura del +17,2%. Più nel dettaglio, i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali arredo, elettrodomestici, elettronica e autoveicoli) sono cresciuti del 13,1% rispetto al corrispondente periodo del 2015. I prestiti personali, che per loro natura prevedono importi più elevati, hanno avuto un incremento del 3,1%, grazie al buon andamento del secondo trimestre (+6,5%). Per i prestiti finalizzati, trainati in particolare dal settore automotive, l’importo medio richiesto nei primi sei mesi del 2016 è stato pari a 5.533 euro (+8,4%), mentre per i prestiti personali il valore si è assestato sui 12.452 euro (+6,5%). Il fatto che l’importo medio richiesto abbia il segno più per entrambe le categorie conferma la crescente fiducia delle famiglie verso il futuro. «Il dato relativo ai primi sei mesi dell’anno in corso certifica la dinamica positiva della domanda di prestiti, dopo il lungo periodo di debolezza che ha condizionato pesantemente la pianificazione finanziaria e i progetti di spesa delle famiglie, specie per i beni e i servizi di importo più consistente, tipicamente sostenuti da un finanziamento», illustra Simone Capecchi, executive director di Crif. «D’altro canto il progressivo recupero dei consumi è favorito dal miglioramento della fiducia degli italiani, da più distese condizioni del mercato del lavoro, nonché da un’offerta da parte degli istituti di credito più favorevole rispetto al passato».
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it