33 mercati europei sotto la lente di GfK
È stata presentata nei giorni scorsi, in occasione della 41° conferenza annuale Europea dell’ICSC, in programma a Milano, lo studio condotto da GfK e relativo a una analisi approfondita della situazione del commercio al dettaglio in 33 Paesi europei.
Potere d’acquisto, vendite al dettaglio in valore e quota parte delle vendite al dettaglio rispetto alla spesa totale della popolazione, sono gli indicatori presi in esame dall’Istituto di ricerca per valutare i 33 Paesi europei. GfK offre inoltre alcune previsioni sul fatturato delle vendite al dettaglio per il 2016 e analizza le tendenze dei prezzi al consumo. L’indagine presenta inoltre la disponibilità e la produttività delle superfici di vendita.
Con maggior dettaglio, nel corso del 2015, l’economia ha registrato un trend positivo e la disoccupazione è scesa nella maggior parte dei Paesi europei. Questo sviluppo si riflette nell’andamento del potere d’acquisto nominale, che è cresciuto mediamente del 3,7% rispetto allo scorso anno, garantendo ai cittadini europei una capacità di spesa pro-capite di 15.360 euro tra consumi, affitti, risparmi e contributi pensionistici. In Italia, il potere d’acquisto ha mostrato una leggera flessione (-0,3%, pari a 16.193 euro pro-capite), a causa degli alti livelli di disoccupazione. Secondo le previsioni GfK, l’andamento positivo registrato lo scorso anno dal comparto retail continuerà anche nel corso del 2016: per l’Italia si prevede una crescita dell’1,4%.
Lo scorso anno, all’interno dell’area UE, la superficie totale occupata dalle attività commerciali è cresciuta dello 0,3%. Il dato pro-capite risulta pari a 1,17 m², in leggera contrazione rispetto al 2014, a causa del maggiore incremento del numero di abitanti registrato nello stesso periodo. L’Italia, nel corso del 2015, ha raggiunto il valore di 1,00 m² per abitante.
Interessante il dato sulla produttività per superficie di vendita: nel corso dell’ultimo anno, infatti, tale indicatore nell’area UE è aumentata del 2,7%, assestandosi a poco meno di 4.200 euro per m². “Questa è sicuramente una buona notizia per il settore della vendita al dettaglio”, commenta GfK nella nota, spiegando anche “che è cresciuto per il secondo anno di fila dopo un periodo piuttosto difficile”. “L’online rallenta nei mercati più maturi e i negozi tradizionali si stanno progressivamente adeguando alla nuova situazione. I negozi meno redditizi hanno chiuso, come conseguenza del processo di digitalizzazione dell’offerta, mentre sono state sviluppate nuove soluzioni in ottica omni-channel”. I valori più alti di produttività per superficie di vendita si registrano tradizionalmente in Nord Europa, Svizzera e Lussemburgo, mentre i più bassi in Europa orientale e sud-orientale. Queste ultime aree, però, stanno guadagnando costantemente terreno. Per quanto riguarda l’Italia, la produttività media è stata pari a 4.233 euro per m² nel corso del 2015.
Lo studio può essere scaricato al link: www.gfk-geomarketing.com/european-retail
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