Cresce la tendenza ad avvicinare la produzione
Il 35% dei responsabili decisionali per la logistica delle aziende high-tech europee guardano al “near-shoring”, ovvero l’avvicinamento di produzione e assemblaggio alla domanda, un dato in crescita del 9% rispetto al 2013. È quanto emerge dalla ricerca “Change in the (Supply) Chain” commissionata da UPS e condotta da IDC Manufacturing Insights. Lo studio ha rivelato che sebbene le aziende high-tech continuino a prediligere la strategia di localizzazione cosiddetta “off-shoring” (59%) per ridurre il costo del lavoro, in Europa un elevato numero di aziende ha anche avviato iniziative di “right-shoring”, ovvero l’ottimizzazione della localizzazione. Il 38% degli intervistati europei ha affermato infatti che stanno aggiungendo nuovi siti produttivi in maggiore prossimità dei paesi di consumo. “Attualmente le aziende high-tech sono in grado di rispondere in maniera più adeguata alle difficili dinamiche di mercato in quanto stanno incrementando la flessibilità delle strategie di localizzazione e delle loro supply chain” sottolinea Scott Aubuchon, Vice President Marketing di UPS Europe. “In Europa le aziende adottano un approccio olistico nel valutare i costi di trasporto e il tempo necessario per consegnare i propri prodotti”. Il 54% degli intervistati europei ha avvicinato la produzione alla domanda due o più anni fa, mentre il 34% ha avvicinato l’assemblaggio alla domanda quest’anno. Oltre la metà (56%) degli responsabili della logistica delle aziende europee considera il “right-shoring” parte integrante della propria strategia, in quanto consente di trovare un punto di equilibrio tra una serie di diversi fattori per determinare la vicinanza dei materiali approvvigionati ai luoghi di produzione, stoccaggio e distribuzione. Questi fattori possono includere il costo, la qualità e il tempo di recupero in caso di guasto tecnico. Dall’indagine “Change in the (Supply) Chain” emerge, anche, come le prospettive di crescita globale per le esportazioni nell’ambito del settore high-tech siano solide, anche in Europa. Il 39% degli intervistati europei ha dichiarato di prevedere per il prossimo biennio una crescita globale delle esportazioni nel settore high-tech ad un tasso pari ai livelli attuali, mentre il 19% prevede una crescita più rapida. Le aziende operanti in questo settore sono riuscite a penetrare con successo molti mercati emergenti. Tra i partecipanti al sondaggio, il 66% degli intervistati europei dichiara di vendere già prodotti in Cina, il 41% in India e il 31% in Brasile.
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