Il tallone d’Achille dell’omnicanalità? La profittabilità
Il tallone d’Achille dell’omnicanalità? La profittabilità. I retailer e i brand ci credono e ci investono, ma solo il 19% dei 250 principali retailer del mondo (e solo il 16% di tutti gli intervistati) afferma di raggiungere un profitto da questa nuova frontiera. Lo evidenzia il report “La Sfida della Redditività in Ambiente Omnicanale” realizzato da PwC per JDA Software che ha realizzato un’indagine su oltre 400 interviste a insegne e marchi di largo consumo. A parte i gap di prezzo, di costi e di marginalità fra i canali, come avviene nel settore technical, secondo la ricerca a erodere i margini dei retailer che si occupano di vendita e distribuzione di prodotti attraverso più canali è soprattutto il costo elevato dell’evasione degli ordini. Ben il 67% degli intervistati ha affermato di aver riscontrato un incremento a sua volta generato da una maggiore gestione dei resi per gli ordini effettuati online e nel punto vendita (71%), aumento spedizione diretta al cliente (67%) e dell’invio al punto vendita per il ritiro da parte del cliente (59%). L’impatto negativo sul profit che si può superare continuando a investire sia nell’attività commerciale per aumentare le performance della vendita omnicanale, sia in quelli in back tipo logistica e trasporti. Centrale è anche migliorare la creazione di nuove esperienze omnicanali per i clienti, anche perchè il 53% dei retailer pensa che serva contestualmente una riduzione/modifica degli spazi fisici occupati dai punti vendita a favore di una maggiore focalizzazione sull’espansione dell’attività e-commerce. “Per ogni ordine online ricevuto, i retailer hanno a disposizione diverse opzioni per soddisfare la domanda. Possono ritirare il prodotto da un punto vendita locale, inviarlo da un magazzino centrale o farlo spedire direttamente dal fornitore. Il report di JDA dimostra che la maggior parte dei retailer non dispone di informazioni specifiche per prendere questo tipo di decisioni in modo redditizio e che non si focalizza sufficientemente su questa importante lacuna funzionale”, ha commentato Kevin Iaquinto, chief marketing officer di JDA. Il 71% degli intervistati afferma che l’evasione ordini omnicanale sia una delle priorità principali. “Siamo di fronte ad un’accresciuta consapevolezza da parte delle aziende” – commenta Stefano Scandelli, VP sales south Europe di JDA – “E’ evidente ormai che omnichannel non significhi solo processi di front-end – on line o sul punto vendita – e incremento delle vendite. L’attenzione all’efficienza ha altresì valenza strategica e anche in Italia stiamo constatando che il tema della redditività dei processi operativi in ambiente omnichannel sta guadagnando maggiore attenzione. Vediamo che gli ambiti più tradizionali della supply chain quali gestione degli stock, ottimizzazione dei trasporti e dei magazzini sono spesso oggetto di revisione, che è guidata da un approccio olistico alle strategie di omnicanalità”.
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