Sicurezza: le norme Uni per le sorprese di Pasqua
I giocattoli-sorpresa, contenuti nell’uovo di Pasqua, devono sottostare a norme sempre più severe, soprattutto se il gioco è piccolo e possiede parti meccaniche componibili. A predisporre le normative e a verificare che queste vengano rispettate è l’Uni – Ente Nazionale Italiano di Unificazione – che ha elaborato, in applicazione di una direttiva Ue specifica sui giocattoli, le norme UNI EN 71, che stabiliscono requisiti e metodi di prova che garantiscono la sicurezza dei giocattoli per i bambini fino ai 14 anni. Affinché le sorprese siano sicure, i giocattoli a norma devono essere sottoposti a prove per verificare che i materiali che li costituiscono e i loro rivestimenti non cedano sostanze tossiche quali, per esempio, antimonio, arsenico, bario, cadmio, cromo, piombo, mercurio e selenio. Le prove consistono nel prelevare campioni di materiale e di rivestimento dai prodotti e sottoporli ad analisi di laboratorio che simulano le situazioni di prolungato contatto con la saliva e con i succhi gastrici del bambino dopo l’eventuale ingestione. La norma stabilisce i livelli massimi giornalieri di ingestione per le varie sostanze. Le norme UNI EN 71 prevedono anche una serie di principi generali di sicurezza, che rientrano a pieno titolo nei requisiti che una sorpresa contenuta nell’uovo di Pasqua deve possedere:i giocattoli non devono avere bordi taglienti, le parti sporgenti che comportano rischi di perforazione devono essere protette, le eventuali molle e gli altri meccanismi in movimento non possono essere accessibili alle dita. Questa prova è effettuata con una mano meccanica che simula le dimensioni e le articolazioni delle dita dei bambini e i giocattoli da portare alla bocca e quelli con parti piccole devono avere dimensioni tali da non poter entrare in un cilindro di prova che simula le dimensioni della trachea dei bambini.
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