30 Novembre 2011 17:40
Blockbuster, Filcams-CGIL proclama lo stato di agitazione

Il sindacato a difesa dei 760 dipendenti della società in liquidazione
Della questione Blockbuster non ci sono stati aggiornamenti dalla fine di ottobre, quando è stata resa nota la messa in vendita dei 120 store tramite mandato affidato alla banca d’affari La Compagnia Finanziaria (vedi: http://www.e-duesse.it/News/Home-video/Blockbuster-i-negozi-sono-in-vendita-121541). Successivamente, nonostante i numerosi tentativi da parte della redazione di contattare il liquidatore Generoso Galluccio, non ci sono stati ulteriori aggiornamenti; fino a ieri, quando la Filcams-Cgil (Federazione Italiana Commercio Turismo e Servizi) ha dichiarato lo stato di agitazione per i 760 dipendenti degli store Blockbuster su tutto il territorio nazionale.
La notizia è comparsa direttamente nell’home page portale cgil.it. facendo riferimento a un concordato preventivo prima annunciato ma di cui il liquidatore della società non ha mai presentato istanza di ammissione. “L’azienda - cita il comunicato del sindacato - sta procedendo a chiudere uno ad uno i punti vendita senza nemmeno darne informazione. Nel corso dell’incontro che si è tenuto all’inizio del mese di luglio, il liquidatore aveva annunciato la volontà di presentare istanza di ammissione al concordato preventivo. Ma ancora l’istanza non è stata presentata, e non è dato sapere per quale motivazione. La Cassa integrazione straordinaria è prossima alla scadenza e l’azienda non ha comunicato come intende procedere. La preoccupazione fra i lavoratori cresce”. “L’avvicinarsi della scadenza della Cassa integrazione - prosegue Filcams Cgil - è un ulteriore elemento di preoccupazione che rende la situazione insostenibile, e la richiesta di incontro inviata dai sindacati all’azienda per fare chiarezza su tutto il percorso, non ha trovato risposta”.
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