Diritto d’autore: Asmi, Anie ed Andec contro la tassa sul vergine
Si è svolta oggi a Milano una conferenza stampa organizzata da Anie (associazione sistemi e supporti multimediali), Anie (associazione nazionale telecomunicazioni, informatica ed elettronica di consumo) ed Andec (Associazione nazionale distributori elettronica civile) che ha avuto come oggetto “Diritto d”autore, nuove tecnologie e sistema dei compensi, gli effetti della normativa. Protagonista della discussione ovviamente il decreto legislativo per il recepimento della direttiva comunitaria 2001/29 CE. Le associazioni che hanno promosso il dibattito – al quale sono intervenuti Giuseppe Corasaniti, docente di diritto dell”informazione, Maurizio Iorio (Andec), Roberto Lisot (vice presidente Anie) – sono concordi nel sottolineare dal loro punto di vista iniquo, soprattutto per i consumatori, il decreto legislativo che prevederebbe ” un incremento spropositato dei compensi applicati sui prezzi dei supporti vergini”. In particolare, Roberto Lisot ha affermato che ” c’è il rischio concreto di dover pagare per l’hardware un conto di 150 milioni di euro all’anno per “l’equo compenso” che, sommati ai 250 milioni dei supporti raggiungono la ragguardevole cifra di 400 milioni di euro”. Anche BSA, Business Software Alliance, ha voluto esprimere tramite una nota distribuita all”inizio della conferenza stampata, il proprio dissenso verso una norma ritenuta ”dannosa e non idonea perché non distingue i supporti in funzione del loro utilizzo.
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