Dodd (Mpaa): un grande sito per l’offerta legale
Un approccio non colpevolizzante ma positivo e capace di far percepire il fascino della creazione cinematografica. È questo lo spirito della campagna “I make movies”, una serie di spot prodotti dalla Mpaa (l’associazione delle major cinematografiche Usa) che mostrano alcuni lavoratori (una sarta, un carpentiere, un costumista) che stanno dietro le quinte della macchina cinematografica, facendone parte a tutti gli effetti: quello che viene mostrato del loro lavoro poi lo ritroviamo all’interno di un grande film (come
Infine, le conclusioni affidate ai presidenti di Anica e Mpaa. Per Riccardo Tozzi, non serve un «approccio moralistico sulla pirateria, che in un certo senso è una dimostrazione di grandissimo interesse per il nostro lavoro: tanta gente vuol vedere i nostri film. Ma ci deve essere remunerazione. Gli spot Mpaa mi convincono perché invece di criminalizzare spiegano che le opere audiovisive sono belle, fatte da gente bella e che per tanta gente è possibile parteciparvi». Un altro lavoro però che deve fare l’industria è «lo sviluppo di mezzi di offerta legale, superando anche le resistenze dei vecchi mezzi. Per fortuna è sempre meno diffusa l’idea che il consumo sulla Rete deve essere gratis». Il senatore Christopher Dodd, a capo di Mpaa, si è detto soddisfatto per gli apprezzamenti alla campagna “I make movies”: «Mpaa ha voluto aprire una nuova politica: non puntare il dito contro “14enni cattivi” ma aprire un dialogo. Vengo dalla politica, e nelle mie trentennali campagne elettorali non ho mai parlato “di me” ma “di loro” e del loro futuro: ecco, il cinema in passato ha parlato di sé, ora parliamo di loro oltre che di chi del cinema ha fatto il suo mestiere». Per Dodd non servono sempre nuove leggi ma dare sostegni ai creatori della proprietà intellettuale: «Serve maggior responsabilità di tutti gli attori: dobbiamo aumentare la fruizione legale, nel modo più comodo e al giusto prezzo, coinvolgendo altri attori come le compagnie di carte di credito (perché non accettino pagamenti per servizi in materia illegale), i motori di ricerca (cambiando algoritmi possono allontanare dagli esiti delle ricerche questi siti) e la pubblicità (non è giusto che abbiano inserzionisti). Google ha appena annunciato di aver intenzione di portare nei primi risultati delle ricerche i siti legali, facendo “scivolare” quelli illegali. Lo avevano già detto in precedenza, ma voglio accogliere questa promessa con grande favore».
Dodd ha annunciato che a breve sarà lanciato negli Usa un grande sito Internet «che permetterà di accedere al contenuto televisivo e cinematografico offrendo anche informazioni per andare a vedere un film nella sala più vicina, con informazioni, trailer, interviste e making of e il confronto tra i vari prezzi possibili. Vogliamo offrire di più al nostro pubblico. La Rete e la tecnologia non sono nemiche del cinema, ma sono un’opportunità: per gli artisti, che possono contare su un numero più ampio che mai di piattaforme, ma anche per la distribuzione e la fruizione».
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