I sindacati entrano in Amazon
Certamente la crisi dei consumi si può leggere anche nella contrazione dell’occupazione nel settore retail e nell’ampio ricorso agli ammortizzatori sociali (canale eldom incluso) e quindi nell’intervento dei sindacati in un numero crescente di vertenze.
E anche questo 2017 non sembra secondo le sigle sindacali aprirsi nel migliore dei modi. Fra i tavoli “eldom” più caldi di questo inizio d’anno il confronto con Mediamarket sugli oltre 600 esuberi scongiurati con la solidarietà e quello chiesto a DPS group in relazione alla volontà comunicata dal socio GRE alle parte di interrompere questo tipo di contratto anche alla luce della necessità di chiudere alcuni pv.
Ma, visto che oggi il commercio è anche digitale, la scorsa settimana si è tenuto in incontro fra le sigle sindacali-rsa dei dipendenti del magazzino di Castel San Giovanni di Amazon e la stampa , nel quale sono stati illustrati le problematiche lavorative di chi è chiamato a gestire oltre 400 mila spedizioni al giorno con un lavoro definito quanto meno ‘da catena di montaggio’, incontro che ha ufficializzato l’ingresso dei sindacati anche nel grande colosso dell’ecommerce. L’azienda di Bezos ha replicato su alcuni quotidiani che i livelli salariali applicati “sono nella fascia alta della logistica” e che il tasso di turnover a Castel San Giovanni è molto basso (2,55% nel 2016). Di certo c’è molto spazio per un confronto.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it