Il diritto di copia privata? Non vale sempre
Può essere negato il diritto di copia. Sebbene la normativa sul diritto d’autore preveda la possibilità per il consumatore di realizzare una copia di un prodotto per utilizzo personale una sentenza del Tribunale di Milano – la 8787/09 depositata il 1° luglio – sovverte questo assunto. O meglio, sancisce (per la prima volta in Italia) che il diritto alla copia privata del consumatore viene scavalcato dal diritto del produttore di difendere con i sistemi anticopia un proprio prodotto. Tutto nasce (come riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore) dalla denuncia sporta da un consumatore ai danni della Universal Pictures avente come oggetto il Dvd Pink Floyd Live at Pompeii. L’utente, non riuscendo a fare una copia del Dvd, ha citato in giudizio la major chiedendo una condanna per violazione della legge sul diritto d’autore. Ma gli avvocati difensori di Universal P. (Giorgio Mondini e Giacomo Bonelli) hanno prodotto una serie di argomentazioni che hanno portato il Tribunale di Milano a stabilire che non c’è parità di condizione tra «diritto di riproduzione e diritto di copia privata», e se la tecnologia adottata per proteggere il Dvd impedisce «anche l’esecuzione di una sola copia dell’opera», ciò «non costituisce violazione del diritto di copia privata».
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it