2015, segno più per la pubblicità?
Torna il sereno sul mercato pubblicitario italiano. Nel 2015 potrebbe invertirsi la tendenza negativa che ha colpito gli investimenti adv a partire dal 2010, spostando gradualmente ricavi e pubblico dagli schermi tradizionali (tv e cinema) a quelli digitali (pc, tablet e smartphone). Sono queste le previsioni dell’ultima edizione di Trend&Forecast, elaborata da GroupM per Wpp (di cui è Chief Digital Officer per l’Italia Massimiliano Ventimiglia) e aggiornata a metà ottobre. La ricerca conferma una crescita del mercato pubblicitario, a livello mondiale, del 17,7% rispetto al 2007 e del 4,5% rispetto al 2013, a quota 404,8mld di euro. I mercati trainanti sono Asia-Pacific (dal 25,7% al 33% di quota di mercato), Middle East&Africa (da 2,2% a 3,7%) e Latin America (da 4,4% a 6,7%). Mentre decrescono Nord America (da 38% a 32,7%) ed Europa (-5,6%, perdendo 5,7mld negli ultimi sette anni), e in particolare l’Italia (-32% vs 2007, -2,3% nel 2014). Si confermano altresì alcuni trend, tra cui il ruolo predominante della tv (53% di market share) e l’incremento della pubblicità sul web (+6,1%, fino al 20% di quota di mercato). Le previsioni pe ril 2015 individuano una crescita generale dell’1,5%, una crescita web del 7,5% (21,5% di quota di mercato) e una tv che incrementa il business dell’1%, ma perde leggermente nel market share (dal 53% al 52,7%).
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