Ascolti Mediaset, la risposta di Cardani
Occorrono «quantità, qualità e varietà degli ascolti», «la situazione è sotto controllo», pur lavorando in «un mercato tv sempre più complesso, che rischia di far saltare i nervi a chi ha perso sicurezza». Così Matteo Cardani, vicedirettore generale marketing di Publitalia ’80, intervistato dal quotidiano “ItaliaOggi”, replica a quanti indicano la raccolta pubblicitaria di Mediaset in calo e valutano deludenti gli ascolti delle prime serate di Canale 5. In realtà, secondo il manager di Cologno, «dal 7 settembre al 16 ottobre, Canale 5 ha vinto 23 prime time su 40 sul target commerciale, il più interessante per gli investitori pubblicitari; mentre Italia 1 e Rete 4 sono in linea e sopra gli obiettivi fissati, e il day time dell’ammiraglia è una sicurezza». Considerando poi l’intero 2014, da gennaio a oggi, «Mediaset non solo non cala, ma è in lieve crescita sugli individui nel totale giorno, +0,1% vs l’analogo periodo 2013». E per la fine dell’anno si prevede un ulteriore consolidamento, anche per il prime time. A differenza di La7, che secondo Cardani «ha deciso di puntare su due soli generi (news e talk) e al target AA (il 17% della popolazione)», Mediaset lavora invece su tutti i generi di cui si compone un palinsesto e, di conseguenza, «sul target 15-64 anni, che rappresenta quasi il 70% e ha un peso maggiore sui consumi». Quanto al rapporto tra la quota di ricavi adv e la quota di Grp, che determina l’efficienza dell’investimento pubblicitario, «per Mediaset», conclude Cardani, «l’indice è vicino al 100, ovvero c’è equilibrio; La7, invece, viaggia intorno all’83 e Rai, nonostante i Mondiali di calcio, è al 92-94».
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