Chef milionari (anche grazie alla tv)
“il Fatto Quotidiano” ha fatto i conti in tasca agli chef che, anche grazie ai cachet dei programmi televisivi (e ai contratti pubblicitari come testimonial e alla notorietà che ne derivano), hanno costruito imperi milionari. Spiccano, innanzitutto, i tre giudici di “MasterChef”, Joe Bastianich, Carlo Cracco e Bruno Barbieri. Il primo stacca notevolmente gli altri due (insieme alla madre Lidia, a sua volta giudice su SkyUno nella versione junior del reality) con i suoi 250mln di dollari di giro d’affari annuo, che provengono da 25 ristoranti in giro per il mondo (11 solo a New York e uno, “l’Orsone”, a Cividale del Friuli, in provincia di Udine), da due Eataly (New York e Chicago) in società con Oscar Farinetti e da tre aziende vinicole in Italia e una in Argentina. Un impero che dà lavoro a circa 3mila dipendenti. Alla Camera di Commercio italiana Bastianich risulta proprietario solo della Bastianich Estates, società di vendita all’ingrosso di vini e bevande, ma in America ha aperto un trust, con i nomi dei suoi tre figli (Ethan, Olivia e Miles), per custodire il suo patrimonio. Al secondo posto Carlo Cracco, che ha aperto recentemente un secondo ristorante a Milano, “Carlo e Camilla in segheria”, e ha chiuso il bilancio 2013 della sua società, Cracco Investimenti, con un fatturato di 3,93mln di euro, in aumento dai 3mln dell’esercizio precedente. Tra Cracco e Barbieri, terzo giudice di “MasterChef”, si posiziona Antonino Cannavacciuolo, altro chef televisivo (“Cucine da incubo Italia”, già alla seconda stagione su FoxLife), che vanta un giro d’affari di 3mln, anche grazie alla partecipazione della moglie Cinzia Primatesta nella società Ca.pri srl che gestisce il Ristorante Hotel “Villa Crespi” a Orta San Giulio (Novara), di cui è Chef Patron. All’inizio di aprile 2014 ha, inoltre, fondato la Cannavacciuolo Consulting srl per gestire eventuali nuove acquisizioni nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione. Infine Barbieri, chef italiano col maggior numero di stelle, è azionista della finanziaria di famiglia F.i.r. e amministratore unico della Maranello Wines, cooperativa che commercia vini e che ha chiuso il 2013 con un fatturato di 840mila euro. A marzo 2012 ha anche aperto a Londra il ristorante “Cotidie”, che poi ha lasciato a maggio 2013 per dedicarsi agli impegni televisivi.
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