Disney: il futuro è nel D2C

Il futuro della Disney è nel D2C: i servizi direct-to-consumer sono infatti il fulcro di un nuovo modello di distribuzione ibrida presentato nel corso dell’Investor day e che vede una differenziazione dell’offerta dei contenuti tra le piattaforme svod (in abbonamento o pay per view) e theatrical. L’offerta è destinata a crescere: ieri sono stati annunciati una cinquantina di Disney+Original: 10 serie Marvel, 10 serie Star Wars, 15 serie e 15 film targati Disney e Pixar. Secondo i dati comunicati dai top manager Disney, entro l’anno fiscale 2024 gli abbonati di Disney+ arriveranno a 230mln/260mln di abbonati, mentre gli abbonati globali a tutti i servizi (Disney+, Hulu e Espn) arriveranno a quota 300/350mln. Disney+ (86.8mln di abbonati paganti al 2 dicembre 2020) infatti verrà lanciato in ulteriori Paesi Emea e Asia. Cresce naturalmente la spesa per i contenuti: 14/16mld di dollari entro l’anno fiscale 2024 per tutta l’offerta D2C globale. Secondo i dati comunicati ieri, invece, la spesa per contenuti per la sola Disney+ sarà pari a 8/9mld di dollari: il gruppo prevede di raggiungere la profittabilità proprio nel 2024, mentre nel 2021 si raggiungerà il picco delle perdite operative.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it