Il 36% degli italiani sceglie la tv on demand a pagamento
Ai servizi on demand a pagamento accede ormai oltre un terzo dei telespettatori italiani (36%), al di sotto della media europea (pari al 50%) e mondiale (pari al 65%); il 48% da smartphone e il 38% da tablet. I contenuti più visualizzati sono, nell’ordine, film (75%), serie tv (41%) e documentari (33%). Sono questi alcuni dei dati emersi dalla Global Video-on-Demand Survey di Nielsen, eseguita su un campione di oltre 30mila individui in 61 Paesi (tra cui l’Italia) e illustrata dall’amministratore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia. In media, la fruizione dell’on demand avviene attraverso due/tre device. Il 39% degli spettatori utilizza i social media durante la visione, contro un 49% di media Ue, per dialogare e commentare il programma con community di appassionati. Il 53% dei telespettatori italiani dichiara di essere ben disposto verso gli spot su prodotti di loro interesse e il 39% ritiene addirittura che i messaggi pubblicitari veicolati dal video on demand possano aiutarli nelle loro scelte di acquisto. Ma il 62% degli intervistati dice che oggi la pubblicità riguarda prodotti che non rientrano nella loro sfera di interessi. Oltre il 50% degli italiani che utilizza questi servizi, infine, vi accede almeno tre volte alla settimana. La motivazione alla base della scelta dell’on demand è la possibilità di fruire di un “palinsesto personalizzato”, sia in termini di orari (69%) sia di poter vedere tutti gli episodi di una serie in sequenza (67%). Inoltre il costo percepito risulta inferiore rispetto alla pay tv tradizionale (54% del campione).
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it